REDAZIONE RAVENNA

Due nuovi primari all’ospedale di Lugo

Fabio Ansaloni alla guida dell’Unità Operativa di Radiologia e Nicola Fabbri a capo dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale

L’ospedale di Lugo sta gradualmente tornando alla normalità dopo la sua conversione, avvenuta nel 2020, in struttura dedicata unicamente all’assistenza Covid. Un passo importante in questa direzione è la recente nomina dei dottori Fabio Ansaloni alla guida dell’Unità Operativa di Radiologia e Nicola Fabbri a capo dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale. "Si tratta di due incarichi di particolare rilevanza per la funzionalità dell’ospedale – ha sottolineato il direttore generale dell’Ausl Romagna, Tiziano Carradori –. La diagnostica radiologica si è dimostrata fondamentale in pieno periodo Covid così come la chirurgia rappresenta una delle funzioni di base che supportano le altre specialistiche".

"Le due nomine rientrano nel percorso avviato in ambito aziendale per il potenziamento della rete sanitaria che ha portato "all’inserimento di 70 direttori di strutture complesse – ha sottolineato Mattia Altini, direttore sanitario dell’Ausl Romagna – di cui 24 nel bacino provinciale e, di questi, 5 a Lugo". Nicola Fabbri, originario della provincia di Ferrara, dopo varie esperienze maturate negli Stati Uniti, a Cleveland (Ohio), a San Marino e presso l’Ausl di Ferrara, è approdato nel 2005 al Bufalini di Cesena dove si è occupato di chirurgia d’urgenza e dei traumi maggiori per divenire nel 2012, responsabile del percorso chirurgico-oncologico delle neoplasie del tratto gastroenterico. Prima di arrivare a Lugo, nel dicembre 2021 ha ricoperto un incarico dirigenziale di alta specializzazione nell’ambito della chirurgia del politrauma grave nell’ambito dell’Unità Operativa di chirurgia generale e d’urgenza dell’Ospedale di Cesena.

"La nuova nomina è per me un punto di partenza – ha commentato Fabbri –. Sono felice di poter trasferire le competenze maturate nell’ambito della chirurgia laparoscopica che vorrei implementare qui a Lugo. Oggi, questo tipo di chirurgia è ormai standardizzata anche nell’ambito degli interventi d’urgenza perché consente tempi di recupero più brevi e meno complessi, meno dolore per il paziente ed una salvaguardia maggiore dell’estetica. Mi auguro che la chirurgia di Lugo diventi un punto di riferimento non solo per i lughesi ma anche per il bacino di utenza dell’Unione – ha sottolineato –. Ringrazio infine il Dott. Rosario Mario Tranchino che ha condotto l’unità di chirurgia in questi due anni creando una valida equipe alla quale vorrei trasmettere le mie conoscenze". Fabio Ansaloni, lughese di origine, è entrato in servizio presso l’unità operativa di radiologia di Lugo nel 2019. La sua carriera è iniziata a Bologna al policlinico S. Orsola nella sezione di radiologia pediatrica e poi si è sviluppata a Ravenna, come dirigente medico di radiodiagnostica dell’Ospedale civile. Nel 2020, con l’emergenza Covid si è occupato della riorganizzazione delle attività ambulatoriali del presidio di Lugo, guidando le varie fasi. "Al 30 settembre abbiamo svolto poco più di 60.000 esami – ha sottolineato Ansaloni –. 40.000 di radiologia tradizione, 15.000 Tac, 6.200 eco e 2.800 risonanze. Attualmente l’unità operativa impiega 9 medici, me compreso, 27 tecnici, 7 infermieri, 6 operatori sanitari e 6 amministrativi. Il nostro obiettivo è di offrire ai pazienti esami di primo e secondo livello e quindi coprire a Lugo la maggior parte delle esigenze, ricorrendo a Ravenna solo per le necessità superiori".

Monia Savioli