Fortunato il paese che può contare su una rete di solidarietà e di un diffuso senso di comunità. Come a Casola Valsenio, che conta circa 2.500 abitanti, dove, con le proprie forze, domenica scorsa è stato possibile realizzare la vaccinazione di 670 cittadini con i requisiti per potere essere sottoposti gratuitamente a anti Covid, anti influenzali e anti pneumococco, tenendo conto che circa 200 assistiti hanno effettuato la doppia vaccinazione anti Covid e anti influenzale. L’iniziativa è partita dai due medici di medicina generale che operano a Casola Valsenio - Elena La Porta e Marco Ioni – che hanno rivolto un appello al volontariato e alla popolazione per organizzare una giornata destinata a una vaccinazione generale, come era già successo nel periodo della pandemia da Covid. "Siamo molto soddisfatti del risultato – spiega Elena La Porta - avendo registrato una partecipazione molto sentita della popolazione. L’iniziativa ha permesso di effettuare un alto numero di vaccinazioni, superiori al previsto e nei tempi giusti per anticipare una epidemia influenzale. La scelta di effettuare le vaccinazioni di domenica è stata apprezzata, come dimostra una maggior partecipazione da parte di chi ha un’occupazione. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’intervento dei volontari, considerata la complessità di organizzare la vaccinazione di così tante persone". I due medici hanno rivolto un ringraziamento pubblico a chi ha offerto il suo aiuto per svolgere tutte le incombenze che richiede una vaccinazione di così ampio raggio: medici a riposo, infermieri in attività e pensionati, farmacisti, gli aderenti alla Misericordia, all’Avis, al Gruppo alpini e le altre persone che hanno offerto il loro contributo. I medici hanno anche ricordato che la campagna vaccinale proseguirà nei loro ambulatori fino al 31 dicembre.
Il vaccino antinfluenzale può essere somministrato gratuitamente agli assistiti di età superiore ai 59 anni e alle categorie fragili, donatori Avis, personale scolastico, personale sanitario delle strutture socio sanitarie, dipendenti della pubblica amministrazione, volontari dei servizi sanitari di emergenza, forze dell’ordine, donne in gravidanza, obesi, familiari di soggetti ad alto rischio. Il vaccino anti Covid può essere somministrato agli assistiti di età superiore ai 59 anni, alle donne in gravidanza, alle persone con patologie croniche, al personale sanitario. Il vaccino anti pneumococco è destinato agli assistiti in età compresa tra 65 e 72 anni.
Beppe Sangiorgi