REDAZIONE RAVENNA

Diventare autonomi: il progetto per i disabili

Un’iniziativa per sei giovani, quattro donne e due uomini, che per un semestre sperimenteranno l’indipendenza famigliare e lavorativa

Ragazzi e operatori davanti al condominio di via Fornarina con l’assessore Davide Agresti (foto Tedioli)

Ragazzi e operatori davanti al condominio di via Fornarina con l’assessore Davide Agresti (foto Tedioli)

È iniziato con la presentazione di ieri mattina un importante progetto di inclusione, primo per tipologia nel territorio provinciale. Con quest’iniziativa infatti sei giovani con disabilità, quattro ragazze e due ragazzi, lasceranno le mura domestiche per intraprendere insieme un’esperienza di vita autonoma all’interno di due appartamenti di proprietà dell’Asp in via Fornarina. Per sei mesi, grazie al supporto della Ceff, i ragazzi sperimenteranno l’autonomia dalle rispettive famiglie, iniziando così un percorso specifico incentrato su questo aspetto, e parallelamente, anche un percorso di indipendenza lavorativa attraverso esperienze in alcuni pubblici esercizi cittadini, nonché tirocini mirati all’acquisizione di nuove competenze. Un progetto che parte da lontano, come ha spiegato ieri l’assessore al Welfare del comune di Faenza Davide Agresti: "I ragazzi sono stati selezionati dal servizio sociale e dall’Ausl e faranno parte di un progetto di autonomia e indipendenza che globalmente durerà tre anni, concludendosi nella primavera del 2026".

Complessivamente saranno una dozzina i ragazzi per i quali sarà avviato il progetto, altri sei intraprenderanno il medesimo percorso tra sei mesi. L’iniziativa è stata finanziata anche attraverso i fondi del Pnrr, nella specifica missione che comprende l’inclusione, e consterà anche della riqualificazione di due appartamenti in via Cavour, nel complesso che oggi ospita il Rione Verde. "I fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha proseguito l’assessore Agresti – serviranno anche per la riqualificazione degli immobili destinati al progetto e per l’avvio del progetto stesso. Al momento infatti abbiamo utilizzato spazi di edilizia residenziale pubblica che erano sfitti, ma saranno riqualificati e saranno pronti entro gennaio 2025 i due appartamenti che avevamo individuato nel complesso di via Cavour". È inoltre previsto per i ragazzi "anche il supporto di un operatore a cui potranno rivolgersi per gli spostamenti e per qualsiasi esigenza". Complessivamente i fondi a disposizione per le progettualità di inclusione che l’ente è riuscito intercettare ammontano a "circa 2 milioni di euro, dei quali questo progetto occuperà una parte per alcune centinaia di migliaia destinate alla gestione e alla riqualificazione degli spazi". L’obiettivo è estendere quanto più possibile i percorsi perché, come ha ribadito l’assessore Agresti, "il numero di persone in uscita dalle scuole superiori, e in situazione di fragilità con bisogni di autonomia e indipendenza, è sempre più alto. Pertanto andrà implementato. Dovremo infatti essere in grado di dare alle famiglie risposte sia in termini di autonomia abitativa, sia in termini di autonomia lavorativa".

d.v.