ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Diede fuoco al distributore: evaso per la terza volta. Arrestato, verrà piantonato

Il 25enne torna ai domiciliari in Psichiatria: ma il giudice ha disposto la presenza di agenti. “Rischio per l’incolumità pubblica e quasi certezza che cercherebbe di scappare ancora”

La terza evasione dalla Psichiatria in meno di una settimana, l’ha messa a segno domenica. Prim’ancora era fuggito sia martedì che venerdì. Questa però per Famakan Traore, 25enne originario del Mali, è stata (con alta probabilità) l’ultima fuga dall’ospedale. Perché il gip Janos Barlotti, dopo avere convalidato l’arresto della polizia anche per resistenza come chiesto dal pm Francesco Coco, ieri ha disposto che il ragazzo venga sì ricondotto ai domiciliari in reparto: ma piantonato dalla Penitenziaria.

L'incendio al distributore appiccato da un giovane
L'incendio al distributore appiccato da un giovane

Due gli elementi che hanno spinto verso questa decisione: l’alta probabilità - se non la certezza - che il 25enne avrebbe cercato di evadere di nuovo se non adeguatamente sorvegliato. E la possibilità che il ragazzo torni a mettere in pericolo l’incolumità pubblica: esattamente com’era accaduto quando il 16 aprile scorso aveva dato fuoco al distributore di piazza Caduti sul Lavoro, all’angolo con via Trieste e via Gulli, usando il carburante spruzzato con una delle bocchette e un accendino.

Salvo poi raccontare all’udienza di convalida che erano stati i carabinieri ad apparirgli in sogno per dirgli di compiere quella sortita incendiaria. Questa volta il 25enne - difeso dall’avvocato Guido Pirazzoli - ha detto che non gli piace il controllo della polizia e di provare fastidio per le medicine dell’ospedale: "Ho capito che non posso uscire quando mi pare, ma lì ci sto male - ha aggiunto - in carcere invece sto bene". Sul suo arrivo in Italia, ha detto: "Sono venuto per giocare a calcio ma non mi hanno ancora dato le scarpe".

In ogni modo, è davvero singolare - come peraltro hanno rilevato gli agenti - che nonostante fosse stato sedato e in cura da giorni, non avesse perso la sua forza manifestando anzi uno slancio notevole. L’intervento risale alle 17 circa: a quell’ora due Volanti si sono avvicinate alla Psichiatria perché il 25enne per l’ennesima volta aveva manifestato l’intenzione di andarsene. E poco importa a se una guardia giurata e i sanitari cercassero di trattenerlo: il giovane ha continuato con calci e pugni fino a che gli operatori della questura lo hanno bloccato. Già sabato mattina aveva manifestato l’intenzione di allontanarsi arrivando a dire: "Vi ammazzo tutti". In definitiva solo gli arresti domiciliari per lui sarebbero inadeguati: per questo occorre la presenza della Penitenziaria. Il tutto nella previsione di una valutazione psichiatrica che magari restituisca il ragazzo a un programma adeguato al suo caso.