FAENZA (Ravenna)Ricavi in crescita, ma deciso segno meno per l’utile, per un anno definito comunque "straordinario". Deco Industrie, la cooperativa specializzata nella produzione di largo consumo per il settore alimentare, per la cura della casa e della persona – con sede a Bagnacavallo, nel Ravennate, e stabilimenti a Ravenna, Forlì, Bondeno nel Ferraese e Imola nel Bolognese – ha riunito nei giorni scorsi a Faenza l’assemblea ordinaria dei soci. E il precosuntivo 2024 prevede appunto ricavi a 230 milioni di euro, con un aumento del 2%, e un utile netto, seppur decisamente positivo, in contrazione del 20%.
Per la divisione alimentare i ricavi sono sotto i 100 milioni, contro i 103 dell’anno precedente; per quella non alimentare, sono 131 milioni di ricavi contro i 124 dell’anno precedente. Durante l’anno, la cooperativa ha acquisito il 20% del capitale di Fruttagel e, tramite la controlla Packaging Imolese, il ramo cosmetico della Coind. Ma a fare esultare l’amministratore delegato, Stanislao Fabbrino, è in particolare il traguardo raggiunto dei 250 soci, "un risultato non scontato". "Quello che ci stiamo lasciando alle spalle è un anno molto positivo", tuttavia, segnala Fabbrino, "non ci possiamo adagiare sui buoni risultati, ma dobbiamo continuare a sviluppare dei progetti innovativi e sostenibili".
Negli ultimi anni, aggiunge il presidente Antonio Campri, "abbiamo investito 53 milioni di euro per migliorare la qualità dei nostri prodotti, così come il benessere e la sicurezza dei nostri lavoratori".
Tra le azioni rivolte ai soci, tra le più apprezzate ci sono i buoni libro, i piani sanitari, i doni per i figli, il prestito sociale e i diversi strumenti di mutualità. Nel corso dell’anno sono stati donati 70mila euro alle società sportive, delle attività legate alla salute e alla solidarietà del territorio, oltre a 45mila euro di prodotti donati alle realtà che lavorano per le persone bisognose. Durante l’assemblea sono state consegnate le borse di studio da 500 euro ai figli dei soci che frequentano con profitto l’università e premiati per il loro pensionamento Adriano Gemelli e Vito di Chiaro. L’assemblea ha salutato anche i nuovi 18 soci.
Marco Principini