REDAZIONE RAVENNA

Dal fango si riparte Faenza, tutti a pulire e riaprono attività Un mare di donazioni

Da ieri alla Fiera è stato attivato un hub per la raccolta. Sono tantissime le richieste dei cittadini che vogliono aiutare.

Dal fango si riparte  Faenza, tutti a pulire  e riaprono attività  Un mare di donazioni

Dal fango si riparte Faenza, tutti a pulire e riaprono attività Un mare di donazioni

C’è una Faenza che ancora scava a mani nude nel fango e una che già prova a ripartire dopo l’alluvione che ha devastato la città nella notte fra il 16 e il 17 maggio. In giornate in cui gran parte della città ha ancora le serrande abbassate, ci sono locali che già sono tornati ad aprire al pubblico: Fm Market, in piazza della Libertà, è uno dei punti in cui si ristorano i volontari al lavoro in corso Saffi e corso Garibaldi, riforniti a getto continuo di caffè e piadine.

"L’acqua è arrivata nel nostro locale, ma unicamente nelle cantine, dove tenevamo solo una parte dei materiali", spiega uno dei soci, Lorenzo Colombo. "Abbiamo avuto danni tutto sommato contenuti, e si è deciso di riaprire al pubblico. Ci è sembrata la scelta migliore". Altrove ci si sta organizzando per ripartire forse già la prossima settimana, come nello storico pastificio gestito in corso Saffi da Daniele Lusa – "non appena i frigo saranno liberi dal fango intendo ricominciare" – o dal parrucchiere Tian Lianhua, in corso Garibaldi: "datemi ancora qualche giorno per risistemare tutto".

Altrove la situazione è meno rosea, come all’Osteria del Mercato, la cui parte interrata è ancora sommersa, o nella vicina pizzeria Da Donato: per la titolare Nahida Shurbaji sono giorni di profondo scoramento. Il timore in questa e altre parti della città è che le cantine ancora colme d’acqua premano su quelle che invece sono state svuotate, innescando possibili cedimenti. "Da oggi una squadra di una decina di tecnici", segnala il Comune, "accompagnati da geometri e ingegneri, è al lavoro sulla base delle segnalazioni ricevute per effettuare le verifiche. Verrà stilato un censimento delle abitazioni civili e di altre strutture così da poter capire se sono idonee a poter riaccogliere i cittadini". Se sui corsi la situazione è in miglioramento, nel Borgotto, in Borgo e nel quartiere compreso fra via Lapi e via Bettisi il panorama è caotico, al punto che sono migliaia i volontari al lavoro per spingere nei tombini il fango accumulato nelle strade. Qui si nota anche un uomo di alta statura dai tratti riconoscibili: solo ad un’occhiata ravvicinata si distingue sotto gli strati di fango il volto dell’ex-senatore Stefano Collina. "Purtroppo l’acqua che ha sommerso queste vie in molti casi deve ancora essere rimossa". Intanto 5mila su 6mila utenze Enel sono state riallacciate.

In questi giorni moltissime persone contattano il Comune offrendo beni e alimenti. La straordinaria generosità da tutta Italia che continua di ora in ora ha portato enormi quantità di materiali che, in questo momento di gestione dell’emergenza, ha portato a decidere di creare un

hub dove poter stoccare il tutto. Per questo, nel centro fieristico di via Risorgimento è stato allestito un centro, gestito dall’associazione umanitaria Emergency, dove raccogliere le donazioni di beni di prima necessità e di materiale vario.

Molto apprezzati alimenti a lunga conservazione, prodotti per l’igiene, power bank, pompe, stivali, guanti, badili.

Filippo Donati