LORENZO TAZZARI
Cronaca

"Via tutti i daini della pineta di Classe"

Nei documenti presentati in Regione dalla consigliera Gibertoni si parla di "eradicazione". L’assessore Mammi: "È in corso un confronto"

Nella nota per la provincia di Ravenna si parla di 233 capi

Nella nota per la provincia di Ravenna si parla di 233 capi

Ravenna, 26 settembre 2020 - I daini della pineta di Classe sono da abbattere? A leggere i documenti presentati in Regione dalla consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), pare proprio di sì, tanto da chiedere, in una interrogazione, l’intervento del governo regionale “a tutela della fauna selvatica”. La consigliera parla di programmazione regionale dei prelievi che “soddisfa solo la lobby dei cacciatori”. Il piano regionale di prelievo del daino in selezione (che ha ottenuto il parere positivo di Ispra), si legge nell’interrogazione diffusa dalle agenzie, “prevede un numero di capi prelevabili di 233 per la provincia di Ravenna (con l’eradicazione del nucleo della pineta di Classe), poi 401 per la provincia di Bologna, 381 per la provincia di Forlì-Cesena, 577 per la provincia di Modena, 760 per la provincia di Parma, d207 per la provincia di Piacenza, 39 per la provincia di Rimini e 588 per la provincia di Reggio Emilia: con un totale, a livello regionale, di 3.186 capi prelevabili, numero questo che se corrispondente ai capi che saranno effettivamente uccisi assume i connotati di una vera strage di animali”. Ispra conferma di aver inviato in Regione il parere tecnico citato nell’interrogazione, ma non aggiunge altro in quanto spetta ora a Bologna decidere come muoversi. La parola ‘eradicamento’ sembra non lasciare molti dubbi, anche perché già alcuni anni fa si ragionò sull’ipotesi di anestetizzare questi animali, catturarli e spostarli in zone più ‘tipiche’ come l’Appennino emiliano. Ne uscì un’ipotesi di spesa di centinaia di migliaia di euro, oltre ai dubbi sulla effettiva realizzabilità del progetto di cattura. Nella prossima settimana si annunciano riunioni in Regione con esperti per mettere a punto una strategia. Per l’assessore regionale all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca, Alessio Mammi "i daini della pineta di Ravenna non riguardano l’atto citato dalla Consigliera Gibertoni. Perché quella zona non è cacciabile. Sul Parco (del Delta, ndr) è in corso un confronto con Ispra per capire come gestire la fauna presente. Quando avremo delineato la strategia ne daremo certamente comunicazione. Questo atto che abbiamo fatto riguarda le zone di caccia e quanti capi massimi si possono prelevare".

Resta da capire, allora, perché nell’elenco dei capi da abbattere per provincia ci sia indicata anche Ravenna. Probabilmente la situazione si definirà nei prossimi incontri. Era già accadutro in passato: dopo le decisioni prese dalla Provincia sull’abbattimento dei daini della pineta, presea causa del loro numero considerato eccessivo, si erano scatenate proteste, anche violente. E, a seguito delle proteste, si era deciso di ’congelare’ temporaneamente la situazione.