Le lezioni sono online, ma solo per alcune ore. La dad alle elementari è una sfida difficile: la tenera età dei bambini impedisce loro di rimanere concentrati per ore e ore davanti allo schermo, quindi le scuole hanno messo a punto orari ridotti e semplificati. Dall’altro lato, però, c’è un bisogno di apprendimento che preoccupa le famiglie, alla luce delle tante lezioni perse negli ultimi due anni. "Ho due figli in dad – racconta una mamma –. La più piccola dei due dovrebbe normalmente stare a scuola dalle 8.30 alle 16.30, con una pausa mensa di 2 ore. Ora invece fa 3 ore in tutto, solo la mattina. Parlano di diritto allo studio, ma dov’è? Mi chiedo come mai la scuola non attivi la dad per tutte le ore per cui sono previste le lezioni in classe. I bambini hanno un gran bisogno di imparare".
Gli alunni in questione frequentano la primaria Camerani e la preside Angela Graziani spiega che "noi applichiamo ciò che è stato deliberato dal collegio docenti, ovvero 10 ore a settimana di dad per le classi prime della primaria e 15 dalla seconda alla quinta. Sulla programmazione didattica dell’istituto non si transige, e inoltre non è pensabile che un bambino stia davanti al computer per 4, 5 o anche 8 ore al giorno". Il difficile connubio tra tenera età e didattica a distanza ha ridotto le ore anche nelle altre scuole primarie del territorio. "Se in dad ci sono solo alcuni alunni, allora si collegano da casa e seguono le lezioni normalmente – spiega Paolo Taroni, dirigente degli istituti comprensivi di Cotignola e Cervia 3 – mentre quando tutta la classe è in dad sono previste almeno 10 ore di lezione per le prima e almeno 15 per quelle successive. In linea di massima spesso ne facciamo di più. Da un punto di vista didattico la dad è un palliativo: permette di mantenere il contatto, sapere cosa si sta facendo nel programma, ma non è come la presenza e ovviamente funziona meglio coi ragazzi più grandi. I prof, dal canto loro, stanno facendo uno sforzo enorme e il problema è che tanti purtroppo sono assenti e si fa fatica a trovare i sostituti".
Le stesse ore, 10 per la prima elementare e 15 dalla seconda alla quinta, sono il minimo sindacale in dad anche all’istituto comprensivo Randi: "Sono quelle definite dai decreti ministeriali dell’anno scorso – dice il preside Mirco Banzola –. Le ore effettive dipendono poi molto dalla classe e dalle situazioni dei singoli alunni: si cerca di costruire una didattica legata a loro. Alla primaria abbiamo anche il tempo pieno, ma è chiaro che il bambino non riuscirà a fare le ore in modo continuativo. Cerchiamo di fare quello che si può nelle condizioni che abbiamo".
Sara Servadei