Ravenna, 17 aprile 2024 – Era già stato arrestato e liberato l’individuo che ieri ha appiccato un incendio doloso a un distributore di carburante, in piazza Caduti sul Lavoro (video). Erano passate solo 48 ore dall’ultima volta che il piromane era stato arrestato: Famakan Traore, 25enne originario del Mali, era finito in manette appena domenica scorsa. A fermarlo erano stati i carabinieri della stazione di via Alberoni, per la rapina ai danni di un connazionale, a cui aveva cercato di prendere il portafogli.
Era stata la stessa vittima a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Il tempo dell’udienza di convalida e l’uomo era tornato a piede libero. Finché ieri mattina, in un momento di follia – dai filmati dei testimoni appare alterato – ha rischiato di provocare un disastro.
Un precedente arresto risale al febbraio 2023, durante la sfilata di Carnevale per resistenza, lesioni e violenza a pubblico ufficiale: con calci e pugni insieme ad altri complici aveva mandato in ospedale quattro agenti.
Montalbano (Usmia Carabinieri): “Evitato il disastro, plauso ai colleghi”
“Mentre i Carabinieri e gli altri agenti continuano a svolgere il loro compito, spesso mettendo a rischio la propria vita per proteggere i cittadini, i criminali continuano a operare con una certa impunità, consapevoli delle lacune della legge". Alfonso Montalbano, segretario nazionale Usmia Carabinieri, denuncia con fermezza come una “legislazione troppo garantista degli ultimi trentanni abbia reso la certezza della pena un miraggio”.
“Questa situazione mette a rischio la sicurezza del Paese e delle forze dell'ordine, che si trovano a dover fronteggiare criminali che dovrebbero essere dietro le sbarre. Montalbano, a nome dell'associazione che rappresenta, esprime il proprio plauso ai colleghi, precisando che noi operatori di polizia il nostro lo facciamo quotidianamente e sottolinea l'urgente necessità di un intervento legislativo che garantisca la certezza della pena, a beneficio della sicurezza dei cittadini e delle forze dell'ordine stesse”.