Ravenna, 6 gennaio 2021 - Una settimana, oltre 6. 000 nuovi casi. Solo ieri del resto sono stati più di 1.600, un nuovo record: ma ormai ogni giorno è peggiore del precedente. Al quadro di ieri si aggiunge un decesso: un uomo di 45 anni di Ravenna senza patologie ma che non era vaccinato. Nel frattempo ci prepariamo a entrare in zona gialla la settimana prossima, secondo quanto dichiarato ieri dal presidente della Regione Stefano Bonaccini. Partiamo dal bollettino settimanale dei contagi del periodo 27 dicembre - 2 gennaio diffuso ieri dall’Ausl Romagna per raccontare la situazione attuale. In sette giorni sono stati eseguiti 22.655 tamponi, una cifra molto elevata, così come tante sono le positività rilevate: 6.129 per l’esattezza, il 27% dei test. Nei sette giorni in questione sono stati registrati anche 2 piccoli focolai in strutture per anziani e 5 all’interno dell’ospedale di Ravenna: sono stati coinvolti i due reparti di Medicina, la Cardiologia, la Terapia intensiva cardiologia e il Dipartimento psichiatrico. Si è trattato di situazioni di focolai molto limitati e dall’Ausl fanno sapere che si sono già risolti. Con questa diffusione del virus nel territorio, anche l’incidenza dei nuovi casi per 100mila residenti in 7 giorni è schizzata alle stelle: a fronte di un tasso di rischio fissato a 250, Ravenna è a 1.509, Lugo a 1.382 e Faenza a 1.134. Il territorio della Romagna Faentina con ciò è l’ambito con l’incidenza più bassa in Romagna, e questo rende l’idea della situazione generale. Colpa anche della variante Omicron, che sta crescendo: tra il 20 e il 26 dicembre era stata rilevata nel 7% dei sequenziamenti in Romagna, mentre tra il 27 dicembre e il 2 gennaio è arrivata al 36%. I ricoveri sono invece passati a 366 in Romagna al 3 gennaio, il 26,2% in più rispetto ai 290 del 27 dicembre. Il confronto rispetto a un anno fa gioca comunque a nostro favore: in Romagna si sono registrati 19.980 casi in sette giorni rispetto ai 3.998 del 28 dicembre-3 gennaio 2021, ma i ricoveri sono molti meno (315 contro 589), le Terapie intensive sono passate da 40 a 27 pazienti e i decessi sono stati 27 (mentre un anno fa erano 108). Merito della campagna vaccinale, che ora conta 124.680 utenti con la terza dose in provincia: 17.678 in più rispetto a una settimana fa. Venendo alla giornata di ieri, si sono registrati 1.682 nuovi casi su 3.499 tamponi, con un tasso di positività addirittura del 48%. Sono stati registrati due decessi, due uomini: un 78enne e un 45enne. Quest’ultimo non era vaccinato, da oltre un mese era in Terapia intensiva e non è riuscito a sconfiggere il virus malgrado non avesse particolari patologie. Tra i casi di ieri 808 persone hanno sintomi ma nessuno è ricoverato. Sono emersi 555 nuovi casi a Ravenna, 285 a Faenza, 184 a Lugo, 94 a Bagnacavallo, 91 a Cervia, 64 a Conselice, 59 ad Alfonsine, 53 a Russi, 50 a Massa, 39 a Castello, 38 a Fusignano, 32 a Cotignola, 28 a Brisighella, 26 a Riolo, 19 a Sant’Agata, 17 a Solarolo, 12 a Bagnara e 36 residenti fuori provincia. Con questi dati, ieri il presidente della Regione Stefano Bonaccini, ospite a Ra dio 24, ha annunciato che la prossima settimana l’Emilia-Romagna sarà in zona gialla: "Nei reparti di Terapia intensiva abbiamo tre quarti dei pazienti che non sono vaccinati", e ha aggiunto che in regione i non vaccinati sono "un decimo dei vaccinati" e che "basta aver fatto la quinta elementare per capire che il rischio per chi non si vaccina è talmente elevato che noi passeremo in giallo la prossima settimana perché i non vaccinati intasano i reparti di Terapia intensiva. E noi li curiamo tutti, ci mancherebbe altro". Bonaccini ha ribadito che la scuola resta in presenza, ma verrà definito un numero massimo di contagiati per classe oltre il quale scatta la quarantena.
CronacaCovid Ravenna: oltre 6.000 casi in una settimana. Morto un 45enne non vaccinato