Ravenna, 4 gennaio 2024 – Due anziani su tre non si sono vaccinati contro il covid. Servisse un dato per dare conto della diminuita sensibilità verso il virus, basterebbe questo. "Perché questa refrattarietà? Dell’argomento se ne è parlato tanto, purtroppo veicolando anche messaggi sbagliati, che però hanno attecchito. Si dice ’tanto è solo un’influenza’, quando non è sempre così". A fare il punto della situazione sul virus è la dottoressa Raffaella Angelini, direttrice del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl Romagna.
“I nostri dati ci dicono che solo il 27% degli over 80 nel territorio provinciale si è vaccinato. E parliamo della fascia più a rischio. Questo significa che due anziani su tre non lo hanno fatto, circa 9.500 persone su 35mila". Si diceva che "è passato il concetto del ’tanto è solo un’influenza’. Ecco, se questo ragionamento, irrazionale, lo fa un 35enne è un conto, che lo faccia un 80enne un altro. Poi, per carità, non è che ogni caso di covid vada a finire male, per fortuna il virus è cambiato e ci sono i vaccini".
Quale sia il totale dei positivi, viste le nuove regole, è impossibile dirlo. "Non c’è più l’obbligo di notificare la positività del tampone, dell’isolamento e via dicendo. Noi un quadro lo abbiamo perché continuiamo a fare tamponi a chi si presenta coi sintomi del covid al pronto soccorso". Dove però si scopre che "nella maggior parte dei casi si tratta di virus influenzale", questo il ’vero’ problema di questi mesi. Influenza "che non ha ancora raggiunto il suo picco, che ci aspettiamo tra una-due settimane".
La logica dice infatti che i contagi ci siano stati in questi giorni di pranzi e cene collettivi. Raggiunto il picco, la curva dell’influenza "inizierà, lentamente, a scendere. Quest’anno abbiamo avuto un’epidemia rilevante come numero di casi e come quadro clinico: ci sono molti casi gravi".
Come per il covid, "anche la campagna antinfluenzale poteva andare meglio. A livello romagnolo dovrebbe essere vaccinato il 75% degli over 60, mentre siamo solo al 60%".
A causa degli effetti dell’influenza ci sono al momento 14 persone ricoverate in Terapia intensiva. Tornando al covid, secondo la dottoressa Angelini le vaccinazioni sono diminuite "anche perché quest’anno a farle è stato circa il 50% dei medici di base. Da parte nostra l’azienda ha organizzato degli open day, e altri ne arriveranno".
Il punto però è che oramai il covid viene sottovalutato, anche da chi rientra nelle fasce a rischio. "Il nostro invito è quello di vaccinarsi, sia per il covid che per l’influenza – è la conclusione della dottoressa Angelini –. Se l’influenza è stagionale, il covid no. Quindi potremo riaverlo in aprile, agosto o altri mesi dell’anno".
Vaccinarsi ora garantisce una copertura di un anno. "Sì, il richiamo va fatto ogni dodici mesi".