Antonio Marchesi, appassionato collezionista ravennate noto per aver trasformato la propria abitazione in una specie di museo navale con gli originali di strumentazioni e arredi di piroscafi e mercantili del secolo scorso e appassionato testimone della storica impresa di Raul Gardini alla Vuitton Cup nel 1992 nelle acque californiane, ha donato all’Autorità portuale una serie di cimeli relativi all’avventura del Moro di Venezia. Si tratta di foto d’epoca, articoli di giornali, abbigliamento, poster e il famoso vessillo della barca con lo stemma, dorato su campo rosso scuro, della testa di leone e tanto altro. Marchesi ha donato anche alcuni oggetti, raccolti nel corso degli anni, che testimoniano la storia del porto ravennate. E già nel 2021 Marchesi aveva donato allo stesso ente un quadro, dal titolo ‘Una marina’, del pittore ravennate Pietro Guberti.
"Ringrazio Marchesi per questa importante donazione – ha commentato il Presidente dell’Autorità Portuale, Daniele Rossi – che ci ha consentito di corredare il nostro Moro di Venezia di elementi preziosi al fine della ricostruzione storica degli anni della sua avventura in Coppa America e poi per i tanti oggetti che rimandano alla marineria ed alla storia portuale di Ravenna, che sono ora nella nostra sede". Marchesi, nel maggio ‘92, dopo la clamorosa rimonta e vittoria del Moro di Venezia contro New Zeland alla Vuitton Cup, volò a San Diego per salutare Gardini che conosceva da tempo in quanto entrambi frequentavano la profumeria Cortesi, e per assistere alle gare di America’s Cup (vinta da America2). Ricorda: "Rimasi in California il tempo delle regate. Gardini mi invitò alla grande festa finale nell’esclusivo circolo dello Yacth Club San Diego. Nacque la mia passione per il Moro di Venezia e cominciai a raccogliere gadget, adesivi, borse, ombrelli, cinture, manifesti, carte intestate, foulard, maglie, oggetti, cartoline, libri. Siamo custodi temporanei degli oggetti della storia, perché siamo mortali. Ho deciso di donare tutto all’Autorità Portuale: lì rimarranno per sempre, a testimonianza dell’impresa e del mito di Gardini".
c.r.