Ravenna, 25 marzo 2020 – Utilizzando le dovute cautele del caso, in diminuzione i casi di positività al Coronavirus a Ravenna, rispetto ai giorni scorsi. Oggi, mercoledì 25 marzo, si registrano infatti 7 casi in meno rispetto a ieri, 14 in meno di lunedì. I nuovi positivi registrati dalla Regione Emilia Romagna sono 19: 8 donne e 11 uomini (di cui uno residente fuori provincia). Sette pazienti sono in isolamento domiciliare poiché privi di sintomi o con sintomi leggeri, 12 sono ricoverati, nessuno in terapia intensiva.
Le schede L'ultima autocertificazione - La scoperta del Cineca - Consigli per i genitori - I sintomi a cui fare attenzione
“Va evidenziato – fa sapere la Regione – che, non tutti i tamponi inviati dal Dipartimento di Igiene pubblica, facenti riferimento a contatti dei casi già accertati, hanno ad ora ancora ricevuto risposta, per motivazioni legate alla tempistiche tecniche, elemento di cui va tenuto conto nella valutazione del dato e che potrà determinare un incremento dei casi che verranno comunicati nei prossimi giorni”. Nel complesso i casi salgono da 368 a 387. Purtroppo, però, si registrano 3 nuovi decessi (arrivando così a un totale di 17 su scala provinciale): si tratta di tre uomini di 63, 73 e 90 anni. Vi sono state però 11 guarigioni cliniche (3 donne e 8 uomini) cui si aggiunge la guarigione di una paziente che ha avuto due tamponi negativi a distanza di 24 ore. Sul fronte epidemiologico, si tratta principalmente di pazienti che hanno avuto contatti stretti con casi già accertati. Le sorveglianze attive sono ad oggi 253.
Ecco come sono distribuiti i casi all’interno del territorio provinciale (oltre ai 20 residenti al di fuori della provincia): 171 Ravenna, 54 Faenza, 30 Cervia, 32 Lugo, 8 Russi, 11 Alfonsine, 10 Bagnacavallo, 12 Castelbolognese, 7 Conselice, 6 Massa Lombarda, 2 Sant’Agata Santerno, 10 Cotignola 4 Riolo Terme, 2 Fusignano, 4 Solarolo, 3 Brisighella, 1 Casola Valsenio.
Da segnalare, infine, l’apertura di uno spazio di valutazione e filtraggio all’ospedale Santa Maria delle Croci. Salgono così a 32 i punti-triage (tende e container) in regione: 10 davanti alle carceri e 21 davanti agli ospedali, nello specifico: 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di Bologna (davanti al Sant’Orsola e al Maggiore, e a Imola); 2 in provincia di Ferrara (Argenta e Cento); 1 in provincia di Forlì-Cesena (Meldola); 1 nella Repubblica di San Marino.
Coop, accesso prioritario per i sanitari
Da oggi, mercoledì 25 marzo, il personale sanitario e i volontari della protezione civile, possono saltare le code ai supermercati Coop, grazie a un accesso prioritario. La decisione è stata presa «per sostenere chi è impegnato a fronteggiare l’emergenza Covid-19 con scarsità di tempo per il riposo e l’organizzazione della vita quotidiana». Corsia preferenziale anche per i volontari della Protezione civile e per quelli impegnati ad aiutare le persone più fragili, come per l’iniziativa di consegna a domicilio ‘L’unione fa la spesa’.
Per accedere ai negozi con priorità occorre esibire il badge o il tesserino di riconoscimento. «La priorità nell’effettuare la spesa – scrive Coop Alleanza – è per noi un modo semplice e diretto per sollevarli, almeno in parte, da questa incombenza. Sono queste giornate caotiche per chi si occupa della nostra salute e della nostra sicurezza. Siamo sicuri di incontrare l’apprezzamento dei soci e clienti della cooperativa, consapevoli che la solidarietà è da sempre parte integrante della nostra missione». Tutte le azioni della Cooperativa messe in campo contro il coronavirus sono sul sito della Cooperativa alla pagina all.coop/coronavirus..