Cooper, l’uomo dei record

Lo scrittore, che ha venduto milioni di copie, sarà alle 18 a Milano Marittima

Cooper, l’uomo dei record

Cooper, l’uomo dei record

È un uomo che vale molti milioni. Di copie vendute, naturalmente: Glenn Cooper, nato sulle rive dell’Hudson 71 anni fa, ha stupido il mondo con la sua prima opera, "La biblioteca dei Morti" nella quale miscelò sapientemente fantasia e competenze storiche, avventura e suspence, diventando uno degli scrittori più letti degli anni Duemila. Nel suo tour italiano, di presentazione della sua nuova fatica, "L’ultimo conclave" (Editrice Nord, come le altre opere di Cooper in Italia) questa sera toccherà anche la Romagna e sarà al Clan di Milano Marittima, della famiglia di Arrigo Sacchi, dove si offrirà alle domande del pubblico, a partire dalle 18.

Toccherà, poi Milano e Roma, prima di ripartire per nuove avventure. O almeno così farebbe Cal Donovan, l’eroe-antieroe di una serie di romanzi di Cooper, protagonista anche de L’ultimo Conclave, la cui affascinante e imprevedibile storia si svolge tutta tra l’Italia, Roma in particolare, e la Francia. E Cal Donovan assomiglia molto al suo creatore, Glenn Cooper, che si è laureato in archeologia ad Harvard, prima di diventare medico, essere Ceo di un’azienda di biotecnologie e scrittore di successo. "Di tutti i protagonisti dei miei ormai 20 libri Cal Donovan – racconta lo stesso Cooper – è quello che mi assomiglia di più, certo non è esattamente come me, non è il mio alter ego ma come personalità e come percorso formativo. Non è assolutamente un eroe come del resto non lo sono io. Diciamo che tornare a scrivere di Cal Donovan è come mettersi un paio di scarpe vecchie e comode".

Certamente nella sua vita non si è annoiato, vivendo molte vite in una: "Ciascuna di queste mie vite passate è importante, perchè della mia vita attingo per rendere i miei libri autentici e i lettori apprezzano in particolare l’autenticità nei libri e il fatto che un autore possa portare delle esperienze personali nelle opere che scrive". Con un rapporto quasi magico con i fan: "Uno dei motivi principali per cui mi piace venire in Italia a presentare i miei libri è proprio l’interazione personale con i miei lettori. Le persone vengono, mi chiedono di fare foto, mi fanno domande e io da loro traggo davvero tanta energia. L’apprezzamento che mostrano i lettori italiani è davvero straordinario: dialogo personalmente con loro attraverso i social ma quando vengo di persona è decisamente molto meglio". Ravenna è una zona ricchissima di storia, terra da amare per un archeologo: "Sono stato diverse volte a Bologna che trovo una città fantastica e straordinaria, sede della più antica università del mondo. Invece è la prima volta nella mia vita che vengo sulla costa: sono molto, molto interessato a conoscere la storia di Ravenna e dei dintorni"

Ugo Bentivogli