Ravenna, Patuelli: "Bisogna investire nelle infrastrutture"

Alla Camera di Commercio un dibattito sulle sfide del Paese con Stefano Domenicali, ad di Lamborghini

Giacomin, direttore del Carlino, con Patuelli, Guberti e Domenicali

Giacomin, direttore del Carlino, con Patuelli, Guberti e Domenicali

Ravenna, 8 novembre 2019 - C’è una classe politica troppo attenta ai sondaggi e alle scadenze elettorali, quindi che non programma il futuro del Paese. In questo contesto cresce la rassegnazione, «ci si rifugia nella difesa di posizioni personali e familiari» ammonisce il presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna e dell’Abi, Antonio Patuelli, che poi aggredisce una delle distorsioni italiane: «Ci sono investimenti privati con livelli di eccellenza. Ma se ci domandiamo cosa fanno le Istituzioni per il futuro, non possiamo non rilevare che l’ultimo grande investimento infrastrutturale dell’Italia, dopo le autostrade degli anni Sessanta, è stata l’alta velocità ferroviaria».

Alla Sala Cavalcoli della Camera di commercio, per iniziativa dell’ente camerale, si tiene il convegno ’I motori dell’economia, conversazione sulle sfide di un Paese che vuole ripartire’. Ospite, oltre a Patuelli, l’amministratore delegato di Lamborghini, Stefano Domenicali. A stimolare le riflessioni sul futuro dell’Italia, il direttore del Resto del Carlino, Paolo Giacomin. Patuelli e Domenicali sono in sintonia. L’ad in pochi anni ha raddoppiato la sede produttiva della Lamborghini, triplicato le vendite, assunto 700 persone, attirato investimenti stranieri. «Però dobbiamo far sì – commenta – che gli investitori esteri credano ancora in noi». Il sistema politico «sta attraversando difficoltà, faccia in modo che gli stranieri non scappino». 

Il presidente camerale, Giorgio Guberti, fa il punto sullo stato di salute dell’economia ravennate: bene l’export, preoccupa la crescita della cassa integrazione. Poi lancia un nuovo appello a sostegno della ripresa dell’attività estrattiva: «Auspico che il governo non resti sordo all’appello che istituzioni e imprese hanno lanciato per il gas in Adriatico». Concettto ripreso anche dal sindaco Michele de Pascale.