Un ulteriore contributo di 550 euro alle famiglie colpite dagli eventi alluvionali che hanno interessato Castel Bolognese a partire da maggio 2023. E’ la misura straordinaria approvata alla fine dello scorso anno dall’amministrazione comunale castellana. La manovra è stata possibile grazie alle donazioni non vincolate ricevute dall’Ente Locale, pari a circa 100mila euro, che andranno a favore di circa 180 famiglie, già destinatarie del contributo di autonoma sistemazione. "Non avendo ricevuto molte donazioni - ha spiegato il sindaco Luca Della Godenza -, abbiamo scelto di devolvere quelle non vincolate alle famiglie più colpite, ovvero chi ha dovuto lasciare la propria abitazione. Complessivamente le donazioni ricevute ammontano a circa 150mila euro, dei quali 50mila sono risorse vincolate per interventi di piccole riqualificazioni su immobili pubblici". E anche se la cifra complessiva è esigua: "Dobbiamo pubblicamente ringraziare coloro che ci hanno dato una mano, ci sono dei comuni che ci sono stati molto vicini e non era scontato". Il contributo straordinario di 550 euro potrà essere richiesto presentando domanda entro il 18 febbraio o di persona negli uffici dello sportello emergenza di Faenza in via XX Settembre n.3, oppure online accreditandosi con le credenziali sul Portale dei Servizi ai Cittadini e alle Imprese di cui al collegamento sul sito dell’Unione della Romagna Faentina. Le spese rendicontabili, fino al 28 febbraio 2026, potranno riguardare la sostituzione di beni mobili, elettrodomestici, spese tecniche collegate agli interventi di ripristino dell’immobile colpito dall’alluvione, spese mediche, bollette per le utenze domestiche, rate di muti o prestiti, oltre a spese relative all’acquisto di biciclette, bici elettriche, monopattini e auto. Non ultimo, sono considerate tra le spese ammissibili anche l’acquisto di telefono cellulare, pc, tablet e televisione, che non potranno essere più di uno per nucleo familiare. "Ci sarà tutto il tempo - ha puntualizzato Della Godenza -. Abbiamo cercato di stare più larghi possibile per dare un po’ di sollievo alle famiglie. Sappiamo che 550 euro non sono salvifici ma riteniamo possano comunque essere d’aiuto". A Castel Bolognese la situazione è, in proporzione alle altre città, la medesima: "Sono state presentate 1700 pratiche Cis, e 180 pratiche Cas. Sulla piattaforma Sfinge sono state però solo 81 le famiglie che hanno presentato la richiesta di rimborso di cui 33 concluse positivamente. Trenta pratiche sono state presentate dalle aziende di cui 12 concluse, per erogazioni complessive tra privati ed aziende pari a 1 milione e mezzo di euro". Numeri che uniti a quelli della ricostruzione pubblica evidenziano "la necessità di un cambio di passo - conclude Della Godenza -. Sulla ricostruzione siamo ancora messi male". Anche per questo nell’ultimo consiglio comunale è stato approvato un ordine del giorno per chiedere a Governo, Regione e Struttura Commissariale l’approvazione dei piani speciali, il finanziamento delle opere di ricostruzione pari a 52 milioni di euro e l’erogazione dei ristori ai cittadini alluvionati.
Damiano Ventura