REDAZIONE RAVENNA

Condanna penale per disboscamento nella pineta di Marina Romea: 11.400 euro di ammenda

Giovanni Fucci e il titolare dell'impresa esecutrice condannati per il disboscamento di un'area protetta a Ravenna.

L’area nel mirino

L’area nel mirino

"Condanna in sede penale a 11.400 euro di ammenda per Giovanni Fucci, presidente della Cooperativa capannisti tempo libero, e per il titolare dell’impresa esecutrice che ha abbattuto alberi in un’area di quasi 8mila metri quadrati". La pentola l’ha definitivamente scoperchiata nelle ultime settimane Alvaro Ancisi, capogruppo di Lpr, che ieri ne ha dato notizia. La faccenda è quella legata al disboscamento di una ampia area della pineta di Marina Romea posta sul lato sinistro del fiume Lamone, confinante col villaggio turistico della Cooperativa capannisti. Questa pineta, di proprietà del Comune di Ravenna, è assoggettata a vincolo ambientale e paesaggistico. Tutto è nato 21 mesi fa: "Il 23 marzo 2023 – ha raccontato Ancisi – con un’interrogazione, informai il sindaco di Ravenna e l’opinione pubblica. Il 6 aprile, consapevole delle indagini giudiziarie in corso, presentai un esposto ai Carabinieri forestali di Ravenna, che l’avevano sottoposta a sequestro penale. In precedenza, il 20 febbraio 2023, la Cooperativa capannisti, titolare del Villaggio Capanni, aveva indirizzato ai propri associati una mail per informarli che era stata eseguita la pulizia esterna dell’area dei capanni ‘fronte pineta’, al fine della sicurezza del villaggio da possibili incendi boschivi". Lo stesso giorno dell’esposto di Ancisi, arrivò la risposta di de Pascale, con una rassicurazione esplicita, dicendo cioè che "l’area sarebbe stata completamente rinaturalizzata e riforestata". A 17 mesi di distanza, il 29 agosto 2024, non essendosi mosso nulla, Ancisi è dunque tornato alla carica con un’altra interrogazione: "La risposta è arrivata, senza tuttavia fornire alcun aggiornamento, se non che la riforestazione dell’area, per cui è stato stimato un intervento di 120mila euro, sarebbe stata progettata direttamente dall’Ufficio ambiente. L’11 settembre mi sono quindi rivolto direttamente alla Procura della Repubblica, chiedendo di conoscere lo stato del procedimento penale. Il 2 ottobre il pm Monica Gargiulo mi ha comunicato che, il 16 settembre, era stato emesso un decreto penale di condanna da parte del Gip Corrado Schiaretti. Ecco come sono venuto a conoscenza della condanna di Giovanni Fucci, presidente della Cooperativa capannisti e del titolare dell’impresa esecutrice di Mandriole per reati del codice dei beni culturali e del codice penale, su un terreno boschivo di circa 7.700 metri quadrati". Ancisi si è allora preoccupato del ripristino della pineta. La risposta del sindaco de Pascale dello scorso 10 dicembre ("Provvederemo all’inserimento dell’intervento di recupero all’interno dell’elenco annuale dei lavori del 2025") non lo ha però soddisfatto: "È inaccettabile che la Giunta de Pascale non abbia dato notizia pubblica del danneggiamento e del deterioramento di un habitat naturale di estremo valore ecologico, e che non si sia dichiarata parte offesa in Procura. Occorre perciò che il Comune avvii una causa civile verso i responsabili del disboscamento per il risarcimento del danno materiale e del danno di immagine". Roberto Romin