REDAZIONE RAVENNA

Come cambia il commercio. Ottica e vintage i trend. In dieci anni cresciuti i ristoranti

I numeri relativi a Ravenna elaborati dall’Ufficio Studi Confcommercio

Come cambia il commercio. Ottica e vintage i trend. In dieci anni cresciuti i ristoranti

Diminuiscono, senza però registrare numeri ’drammatici’, le attività in centro storico in città. La base di partenza dell’analisi è strettamente oggettiva, perché è rappresentata dai numeri elaborati dall’Ufficio Studi Confcommercio su dati Centro Studi delle Camere di Commercio. Numeri che raccontano che nel 2012 in centro erano presenti 754 attività che rientrano nel commercio al dettaglio (una voce che comprende diverse tipologie: prodotti alimentari, bevande, farmacie, telecomunicazioni, commercio al dettaglio ambulante per fare qualche esempio).

Il calo è stato progressivo: nel 2019 tali attività erano 654 (-100 dunque rispetto al 2012), 616 nel 2023 (-138). Se guardiamo l’andamento della voce ’alberghi, bar e ristoranti’ in una realtà turistica come quella ravennate il quadro cambia parzialmente. Nel 2023 ne sono stati censiti 455, in leggero calo (-8) sui 463 del 2019, ma in crescita rispetto al 2012, quando erano 424 (+31). Le strutture alberghiere in centro erano 22 nel 2019, cresciute di una unità rispetto nel 2023 (23 complessivamente). L’ambito gastronomico di un certo tipo continua a rappresentare un punto fermo: i ristoranti sono passati da 233 a 243 (+10; il confronto è sempre tra 2019 e 2023). In calo invece i bar, ambito commerciale che ha fatto registrare un forte turn-over, da 178 a 159 (-19). Tra i settori che soffrono c’è quello dell’abbigliamento, con chiusure dovute al duplice effetto dell’e-commerce e dell’elevato importo degli affitti.

Per quanto riguarda infine i trend che si stanno affermando in questi ultimi mesi, c’è quello del vintage e della vendita di prodotti usati in genere. Diversi anche i negozi di ottica che hanno aperto in questi mesi. Volendo poi fare una panoramica - non esaustiva - di aperture, chiusure e trasferimenti di attività commerciali avvenute in questi mesi, da ricordare c’è ’Maria Cristina Calzature’, che da via Cavour si è trasferita in via Salara. In via Cavour ha poi chiuso ’Pandora’ (gioielli), che verrà sostituito da un negozio di ottica. In via Matteotti - ce ne siamo già occupati alcuni mesi fa - chiuderà ’La Casa del bianco’. Spostiamoci in via Cairoli, dove ha aperto Monili; sempre in questa strada si è trasferita, da via Salara, ’Ottoboutique’, che vende abbigliamento uomo, scarpe e accessori. Sempre in via Cairoli ha aperto ’La Saponaria’, attività di bellezza sostenibile e cosmetici bio. Continuando in questo tour del centro, in via Mentana c’è ’La Plaza’, dove gustare kebab, pizza e via dicendo. In via Guidone è operativo il ristorante ’Km Mio’.

Molto dinamica via Gioacchino Rasponi e dintorni, dove hanno chiuso (questa da diverso tempo) ’La Casa del rasoio’, una merceria e il negozio di abbigliamento giovanile ’Drop’. Qui però ha spostato la sede l’agenzia immobiliare Siva, il negozio ’Sorriso Café Racer’, che vende prodotti per gli amanti delle motociclette. Sotto i portici di via Rasponi è attesa l’apertura di un ristorante di sushi. In via Di Roma ha aperto un negozio di strumenti musicali, mentre in via Ponte Marino aprirà ’L’Antica pizzeria da Marino’.

Attesa infine in via Mazzini un’attività di estetica dedicata alle unghie. Insomma, pur tra tante difficoltà il settore del commercio dimostra di essere tutto tranne che immobile.