REDAZIONE RAVENNA

Codice, la stretta sui monopattini. Casco, targa e assicurazione: "Tanti i comportamenti scorretti"

In cinque anni solo la Polizia locale ha rilevato 58 incidenti anche con feriti, e fu boom nel 2022. Il comandante Giacomini: "Velocità eccessive, due a bordo e uso dei marciapiedi: condotte da evitare" .

Codice, la stretta sui monopattini. Casco, targa e assicurazione: "Tanti i comportamenti scorretti"

Un incidente nel 2022 a Punta Marina con un monopattino coinvolto (Foto Fabrizio Zani)

In quasi cinque anni, 58 incidenti che hanno visto coinvolti i monopattini elettrici. O almeno, questi sono quelli nei quali è intervenuta la polizia locale: dove ci sono stati feriti, o dove per qualche motivo gli animi si sono scaldati al punto tale da richiedere l’intervento degli agenti. "Questi sono gli incidenti che danno luogo a rilevazioni da parte della polizia locale – spiega il comandante del corpo, Andrea Giacomini –, ma per ognuno di questi ce ne sono almeno 10 risolti direttamente dalle persone coinvolte. Se nessuno si è fatto male si mandano reciprocamente a quel paese o decidono di accordarsi tra loro, e noi non lo veniamo a sapere".

L’anno peggiore per gli incidenti in monopattino è stato il 2022. Nel 2020 infatti la polizia locale ne ha rilevati 3, nel 2021 sono stati 10, nel 2022 ben 24, nel 2023 sono scesi a 13 e quest’anno finora 8. In linea generale l’andamento non sembra legato a dinamiche particolari, ma più alla casualità. Ora cambia tutto, perché il nuovo Codice della strada introduce tutta una serie di regole che porteranno inevitabilmente a una riduzione dell’uso dei monopattini elettrici: diventerà obbligatorio assicurarsi, utilizzare il casco (prima era solo per i minori di 18 anni) e il mezzo dovrà avere una targa. "Le nuove regole modificheranno molto il rapporto tra la strada e i monopattini elettrici – prosegue Giacomini –. Certo è che fino a oggi hanno determinato, oltre a problemi di ordinata fluidità del traffico perché si prestano a manovre repentine e non immediatamente percepibili da parte degli automobilisti, anche disordine urbano che deriva dal fatto che molte volte non sono condotti in maniera regolare. C’è chi è virtuoso e osserva tutte le regole di corretto comportamento, ma è abbastanza diffusa la prassi di percorrere le aree pedonali a velocità troppo elevata, quando il massimo sarebbe 6 chilometri orari. Poi c’è chi va sui marciapiedi, che sarebbero vietati, e questo è un brutto vizio che hanno anche i ciclisti, e lo stesso vale per le logge. C’è poi il tema della sicurezza: il monopattino elettrico andrebbe condotto da un singolo conducente, ma spesso a bordo sono in due e finora i mezzi erano sprovvisti di dispositivi di segnalazione delle manovre. Tutti gli accorgimenti introdotti sono finalizzati ad aumentare la sicurezza".

In primis la targa, che permetterà di rendere più facilmente identificabile il conducente del monopattino elettrico in caso di incidente: "A oggi se il mezzo resta coinvolto in un sinistro o il conducente fa una manovra sconsiderata, il monopattino elettrico risulta come una sorta di ’veicolo pirata’ – prosegue Giacomini –. Con la targa è ragionevole pensare di risalire al conducente o al proprietario. E anche nel caso di noleggio, la società sa chi stava utilizzando il mezzo in quel momento, anche se devo dire che qui a Ravenna i più tra coloro che hanno il monopattino lo hanno acquistato".

Sara Servadei