LORENZO TAZZARI
Cronaca

Cmc Ravenna, spuntano i primi 45 esuberi

Ieri incontro in Regione per decidere anche il futuro di venti dirigenti

Cmc di Ravenna

Ravenna, 11 aprile 2019 - Per la Cmc è l’ora degli esuberi. La lettera è del 5 aprile ed è stata inviata a un lungo indirizzario di organizzazioni sindacali, Ispettorato del lavoro e Agenzia del lavoro. La Cmc - si legge nella missiva - ha avviato la procedura di licenziamento per la riduzione di personale di 45 lavoratori «in forza e amministrativamente in carico presso la sede di Ravenna».

La procedura richiama l’accordo firmato da Cmc e sindacati il 4 febbraio al ministero del Lavoro. Tra le misure previste c’è «un piano di gestione del personale che, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali, prevede tra le altre misure l’attivazione di una procedura di riduzione licenziamento collettivo, sulla base del criterio di non opposizione…».

I 45 che lasceranno la Cmc sono probabilmente vicini alla pensione o hanno trovato un altro posto di lavoro. A lasciare la sede saranno 15 quadri/impiegati amministrativi, 15 quadri/impiegati tecnici, 10 operai edili operanti nei cantieri Italia e 5 operai edili operanti nei servizi generali di sede e ufficio impianti e macchine. I criteri di scelta riguardano ‘la non opposizione da parte dei lavoratori eccedenti al licenziamento collettivo. Non sono previsti contributi in denaro da parte della cooperativa per coloro che lasceranno il posto di lavoro.

Da 381 dipendenti della sede ravennate di via Trieste si scende così, per ora, a 336. Ma il numero degli esuberi è più alto. In Regione è infatti aperto un tavolo per l’esubero di 20 dirigenti. Ieri si è svolto un incontro tra un funzionario delegato dall’assessore alle Attività produttive con il ruolo di ‘mediatore’, i vertici di Cmc e i sindacati. Nell’incontro precedente, una settimana fa, non si era trovato l’accordo sulle modalità operative di licenziamento dei 20 dirigenti. Ieri il funzionario ha chiesto ulteriori dettagli all’azienda per cui si tornerà al tavolo tra una settimana. Includendo i 20 dirigenti eccedenti, i dipendenti della sede si ridurrebbero a 316.

Per lunedì è stata convocata una riunione tra vertici aziendali e sindacati, mentre nel pomeriggio si terrà l’assemblea del personale. La notizia degli esuberi arriva a tre giorni dal deposito in Tribunale a Ravenna del piano e della proposta di concordato, approvati dall’assemblea della Cooperativa muratori e cementisti il 30 marzo e illustrato al Mise il 4 aprile. Piano e proposta prevedono la continuità aziendale della cooperativa e la soddisfazione integrale dei creditori in prededuzione, di quelli privilegiati e dei fornitori strategici, oltre che la soddisfazione parziale e non monetaria degli altri creditori chirografari con l’attribuzione di strumenti finanziari partecipativi.