Dopo 45 anni di attività chiude il negozio di giocattoli Bolle di Sapone, storica attività del centro di Milano Marittima. Una decisione difficile e sofferta, quella della titolare Daniela Colombarini, che però non ha potuto fare altrimenti. La spiegazione è, purtroppo, semplice: "Non si trova personale", racconta la negoziante. Non un semplice negozio di giocattoli, quello che si trova in viale Corsica 31, ma un mondo magico simile a quello che si può trovare in una capitale europea. E proprio la scelta dei pezzi da vendere, fatta spesso dopo viaggi all’estero, è stata una delle chiavi di forza di Daniela che negli anni ha saputo conquistare la fiducia e il sentimento dei suoi clienti che, ora, trascorsi gli anni dal primo giorno in cui sono entrati nel negozio, sono diventati genitori e nonni. Ma hanno sempre continuato ad entrare con assiduità nel negozio, accolti dal calore di Daniela.
"Sto ricevendo tante manifestazioni di affetto grandissime. Sono 45 anni che c’è questo negozio – spiega commossa Daniela –. Gli anni passano anche per me, che già da un po’ avevo voglia di dedicare più tempo a me stessa pur mantenendo l’attività. Negli ultimi 10 anni ho cercato un socio che mi appoggiasse in questo lavoro. Ma è un lavoro molto difficile che richiede passione, dedizione, ricerca e viaggi all’estero. Il mondo del giocattolo è uno dei più difficili". Ma non è solo questo, perché l’altro motivo è, come anticipato, la ricerca di personale (e la difficoltà nel trovarlo).
Infatti, prosegue la titolare, "non trovo più personale. La sera, in estate, dobbiamo essere in quattro. E non trovando nessuno disposto a lavorare in questi orari la sera siamo dovuti restare chiusi. Io avrei ancora la passione, ma mancano le forze. E, dopo la scelta di chiudere l’attività e vendere i muri, mi fa piangere di continuo". Il negozio ha sempre lavorato, certo "l’on line non aiuta, ma noi abbiamo sempre avuto pezzi ricercati e quindi la crisi per noi non c’è mai stata. Abbiamo aperto 45 anni fa con scritto nell’insegna ‘Giocattoli da 0 a 99 anni’. E così abbiamo continuato a fare. Abbiamo avuto oggetti bellissimi che arrivavano da tutto il mondo. Il pezzo forte sono stati i carillon. Ne abbiamo venduti tantissimi, erano meravigliosi. Opere d’arte americane che costavano 2 milioni di lire. Poi abbiamo avuto le bambole Lenci, anche quelli pezzi unici. Ho cominciato ispirandomi ai negozi degli Stati Uniti e così ho continuato in tutti e 45 gli anni di attività. Da quando ho detto che avrei chiuso mi hanno chiamata anche dall’Inghilterra. E poi tutti i clienti che stanno venendo a trovarmi per salutarmi, comprare le ultime cose rimaste, qualcuno anche l’arredamento che non si trova più nonostante abbia 30 anni. Un momento molto triste, ma è anche bello vedere quelli che all’inizio erano bambini venirmi a trovare adesso che sono nonni. Il negozio resterà aperto a dicembre e chiuderò prima se terminerà prima la merce".
Insomma, le speranze di Daniela di qualcuno che voglia rilevare l’attività per proseguire nella vendita dei giocattoli sono ormai svanite. E anche un’altra attività storica di Milano Marittima chiuderà entro il 31 dicembre. Tre generazioni che sono passate da quelle mura lasciano ora la tristezza proprio in questo momento dell’anno legato al Natale, ai regali e ai giocattoli. Ma c’è ancora un po’ di tempo per passare in negozio a salutare la titolare Daniela.
Ilaria Bedeschi