Lugo (Ravenna), 18 dicembre 2024. “L’Ausl Romagna non riconoscerà le giornate di lavoro perse da lavoratrici e lavoratori per effetto dell’alluvione del settembre 2024. Serve un intervento della Regione Emilia Romagna e dal Governo”.
A sottolinearlo è la Fp (Funzione pubblica) Cgil. Nel settembre scorso una nuova alluvione colpì alcune zone della Romagna.
Nel territorio di Lugo, nelle ore più difficili di quei giorni, l’amministrazione locale emanò un’ordinanza per effetto della quale a scopo preventivo venne evacuato l’ospedale.
Gli operatori rimasero a casa, poiché i pazienti dell’ospedale di Lugo furono trasferiti in altre strutture del territorio.
"A distanza di mesi dall’evento, l’Ausl Romagna ha recentemente emanato una nota in cui informa che per le giornate dell’alluvione i dipendenti dell’azienda non si vedranno riconosciute le giornate di lavoro.
Stessa sorte è riservata ai lavoratori che sono stati impossibilitati a recarsi a lavoro, perché avevano subito ingenti danni.
Il problema non è solo per il territorio lughese ma anche per altre zone della Romagna”, denuncia il sindacato.
“L’azienda sanitaria informa, inoltre, che non sarà possibile riconoscere i permessi straordinari retribuiti per l’emergenza alluvionale”, continua Cgil.
Tutte queste impossibilità da parte dell’Ausl Romagna sono imputabili al fatto che in occasione dell’alluvione del settembre 2024 - a differenza di quanto avvenuto per l’alluvione del maggio 2023 - non è stato preso alcun provvedimento di carattere nazionale o regionale.
La Fp Cgil ritiene tutto ciò inaccettabile: “Il costo dell’alluvione viene scaricato completamente sui lavoratori. Di fronte a questa ingiustizia chiediamo al Governo e alla Regione Emilia Romagna (sollecitata subito dopo gli eventi alluvionali dalle federazioni sindacali regionali) di dare risposte concrete a tutte le lavoratrici e lavoratori coinvolti, affinché vengano riconosciute le giornate di lavoro”.