Da Ravenna a Bellaria c’è un potenziale di stoccaggio di Co2 ‘catturata’ pari a 565 milioni di tonnellate. Si tratta di giacimenti di gas non più utilizzati che potrebbero fare dell’Adriatico il maggiore magazzino di anidride carbonica del Mediterraneo e dell’Europa. La rete di raccolta della Co2 potrà costituire un’importante infrastruttura disponibile per futuri progetti di conversione e utilizzo non appena le tecnologie saranno portate a maturità industriale. La Co2 può essere utilizzata nei settori alimentare, sanitario, della cosmetica.
Tre aziende italiane, la ravennate Rosetti Marino, Nuovo Pignone e Giammarco Vetrocoke, stanno studiando la soluzione tecnologica per il consorzio composto da cinque emettitori di Co2 dell’area industriale di Ravenna (Cabot Italiana, HerAmbiente, Marcegaglia Ravenna, Polynt e Versalis) e da Yara Italia, stabilimento di Ferrara. Partner tecnici sono Eni e Snam. Il progetto – per il quale è in corso la richiesta di un finanziamento da parte dell’Innovation Fund UE - prevede di catturare 920mila tonnellate all’anno di Co2 mediante tecnologie interamente italiane e di convogliarla in un’unica rete di raccolta per il successivo stoccaggio nei giacimenti esausti di gas al largo della costa ravennate.
Proprio Eni e Snam, poco prima di Natale hanno annunciato l’avvio della a Fase 1 del Progetto Ravenna CCS che prevede la cattura di 25mila tonnellate di Co2 dalla centrale Eni di trattamento di gas naturale di Casal Borsetti. Una volta catturata, la Co2 sarà convogliata verso la piattaforma di Porto Corsini Mare Ovest e infine iniettata nell’omonimo giacimento a gas esaurito. Visto il dispiegamento di centri ricerche e investimenti sul progetto di cattura, riutilizzo, stoccaggio della Co2, il Propeller ha promosso per giovedì 19 dicembre (ore 19, Hotel Mattei) un incontro per fare il punto sul ‘Progetto Carbon Capture a Ravenna’. Saranno presenti tutti i protagonisti di questa nuova frontiera della decarbonizzazione: Eni, Snam, Herambiente, Confindustria Romagna, Cgil, il sindaco Michele de Pascale e il consigliere regionale Gianni Bessi.
lo. tazz.