Ravenna, 30 gennaio 2021 - Chiusa per dieci anni, oggetto di petizioni per il degrado nel quale era conservata, con tanto amianto e serbatoi da bonificare. Oggi i 15mila metri quadrati dell’area dell’ex Caserma Alighieri, racchiusa tra le antiche mura-via Port’Aurea-via Guidarelli-via Nino Bixio, sono un enorme sterrato. La bonifica ha tolto di mezzo amianto e serbatoi, le demolizioni hanno risparmiato soltanto pochi edifici che saranno riqualificati per diventare bar e magazzino. Ora vanno asportati 50 centimetri dell’attuale terreno sostituiti con altrettante camionate di buona terra per la semina dell’erba e la piantumazione. In estate, se il meteo farà il suo corso tradizionale, l’ex caserma diverrà ufficialmente il quarto parco cittadino: dopo Teodorico, Baronio, i Giardini ecco il parco Dante Alighieri.
Ieri le porte dell’ex caserma si sono aperte per una visita in anteprima. E si capisce perché gli abitanti di via Nino Bixio abbiano tirato un sospiro di sollievo quando hanno visto il cantiere progredire nei lavori. Con un investimento di 3 milioni di euro (1,5 il Comune, 1,5 dalla Regione che ha riconosciuto la validità del progetto per la rigenerazione urbana) il centro riacquista un polmone verde. Quando sarà terminata la posa della nuova terra inizieranno i lavori al verde, i camminamenti, l’illuminazione, un’area verde, i giochi per i bambini, l’orto botanico, gli orti cittadini.
"Siamo un anno in anticipo rispetto ai tempi dettati dal bando regionale – spiega il sindaco Michele de Pascale – però vogliamo mettere il parco a disposizione dei cittadini entro l’estate. Mi piace sottolineare come il progetto si integri con le realtà già presenti, come ad esempio, la succursale del liceo Dante Alighieri e l’Olivetti. Avremo aree per la didattica con un piccolo anfiteatro, manterremo la parte storica che verrà recuperata, così come verrà mantenuto, ovviamente, il Collegio dei Nobili, che è un bene tutelato, ora di proprietà di Cassa depositi e prestiti".
Proprio il collegio dei Nobili è al centro di uno dei progetti più ambiziosi: farne un hotel dalle caratteristiche storiche. "Cassa depositi e prestiti ha in corso l’istruttoria in Soprintenda per l’approvazione del progetto preliminare" aggiunge de Pascale "e appena l’iter sarà giunto a conclusione ci sarà l’individuazione del gestore dell’hotel. E’ chiaro che questo non è uno dei momenti più felici per il ricettivo, ma qui ci sono tutte le caratteristiche per un bel progetto complessivo".
Non meno trascurabile è la parte archeologica. Alcuni rilievi sono già stati effettuati, nei prossimi giorni verranno avviati i carotaggi. I libri storici ricordano che nell’area dovevano sorgere l’Anfiteatro, il tempio di Apollo, quello di Mercurio e di Bacco. Le ricerche serviranno per fare una mappa di eventuali reperti archeologici, della loro localizzazione e l’eventuale possibilità di riportarle in luce. Dopodiché, se si arriverà a tanto, partirà la caccia ai fondi per gli scavi.
Lo. Tazz.