SARA SERVADEI
Cronaca

In Romagna le prime case stampate in 3D

Massa Lombarda, niente mattoni e solo nuda terra: Wasp alla conquista del mondo. "Debutto in Toscana, richieste anche dai Caraibi"

Le prime case in 3D, tutto lo staff di Wasp

Le prime case in 3D, tutto lo staff di Wasp

Massa Lombarda (Ravenna), 19 maggio 2021 - Niente mattoni, solo nuda terra ‘modellata’ (o per meglio dire posata) sapientemente da una grande stampante. Entro il 2021 sarà pronta la prima casa stampata interamente in 3D (foto). Si troverà a Capalbio, in provincia di Grosseto, e sarà grande 200 metri quadri. La realizzeranno le stampanti di Wasp, azienda romagnola di Massa Lombarda leader nel settore della stampa 3D. "La famiglia che ce l’ha commissionata è entusiasta, dice che andrà a vivere in una ‘casa d’arte’ – dice Massimo Moretti, fondatore di Wasp – e in effetti è la prima al mondo fatta in questo modo. 

Un particolare di 'Gaia'

Avrà il tetto in legno e i muri dritti e squadrati, in terra del luogo, riempiti con gli scarti della lavorazione del riso come isolante. I servizi correranno nei muri e li predisporremo già al momento della stampa". Da sette anni Wasp sta lavorando alla stampa di case in materiali non inquinanti e a chilometro zero: "Abbiamo 5 ingegneri che lavorano su questo, e ora nascerà appositamente la società ‘Wasp Homesight’. Finora il lavoro sulle case è sempre stato un’attività che non generava profitti, sostenuta dalle altre attività che facciamo – spiega Moretti – ma questa è la nostra filosofia. Il simbolo di ‘Wasp’ è la vespa vasaia e l’acronimo che ci siamo dati è ‘World advanced saving project’, letteralmente ‘Progetto avanzato per salvare il mondo’. In realtà non siamo così pazzi da credere di poter salvare il mondo, ma siamo abbastanza pazzi da lavorare per questo".

Le prime case stampate in 3D. Massimo Moretti, fondatore di Wasp, davanti alla casa Gaia E così nel 2018 è nata Gaia, la prima casa in terra: un prototipo, una stanza rotondeggiante coi muri fatti di terra e il tetto di legno. Quest’anno le si è affiancata Tecla, che ha la forma di un alveare ed è composta da due stanze tondeggianti sormontate da una cupola. Ma in gioco c’è anche un dilemma ambientale: perché stampare case in materiali come la malta a detta di Moretti è già possibile senza problemi, ma intenzione dell’azienda è quella di creare case costruite con terra del posto. Che, però, può dare problemi in caso di piogge intense.

MASSALOMBARDA_8113552_171235

Le case stampate aggirano anche il problema della mancanza di manodopera competente in alcune parti del mondo: le macchine possiamo comandarle anche a distanza, qui da Massa Lombarda". Wasp sogna di migliorare la vita delle persone più povere, "perché già ora ci sono 2 miliardi di persone nel mondo che hanno bisogno di una casa, e nei prossimi 30 anni diventeranno 3". Per questo, nel terreno accanto alla sede è nata ‘Shamballa’, il giardino in cui si trovano Tecla e Gaia e in cui l’azienda ha realizzato anche uno stagno (nel buco da cui è stata estratta la terra per le case), una coltivazione idroponica e ora sta lavorando a un alveare: "L’idea è che ogni essere umano nel mondo possa avere una casa e attorno a sé le risorse di cui ha bisogno – aggiunge Moretti – e in futuro ci piacerebbe costruire anche un villaggio di case in terra sulle nostre colline".

Nel frattempo, ora gli acquirenti sono soprattutto i ‘glamping’, i camping di lusso in giro per il mondo: "Ci hanno contattato camping ed ecovillaggi dalla Sardegna ma anche dall’America o da isole caraibiche. Ma quanto costa una casa di terra? Per ora, ancora molto. "Il costo ora è pari a quello di una casa ‘normale’ – dice Moretti – perché ora si paga il sapere che c’è dietro, non i materiali. In realtà più case fai nello stesso luogo e meno costano".