DAMIANO VENTURA
Cronaca

Case dopo l’alluvione, come è cambiato il mercato: "Svalutazioni e ripristino difficile senza ristori"

Gli agenti immobiliari del Ravennate negano però che ci siano state speculazioni: "C’è rispetto nel capire ciò che è successo"

Lavori di ristrutturazione in uno dei tanti immobili colpiti dall’alluvione un anno fa

Lavori di ristrutturazione in uno dei tanti immobili colpiti dall’alluvione un anno fa

Ravenna, 20 maggio 2024 – Svalutazioni e prezzi inusuali, ma, per il momento, senza fenomeni speculativi. Secondo alcuni addetti ai lavori negli ultimi mesi si sono verificate sensibili differenze di prezzo circa le compravendite di immobili, soprattutto in relazione all’alluvione che un anno fa ha colpito la Romagna.

Il mercato del mattone quindi, almeno in provincia di Ravenna, è ulteriormente cambiato rispetto agli anni precedenti, comunque viziati dall’effetto covid e dal caro materie prime. Così le differenze legate alla città, alle zone e ai quartieri oggi incidono di più, così come influenzano il comparto degli affitti. La richiesta però resta superiore all’offerta, e anche questo fattore innegabilmente incide.

«Le zone che non sono state colpite dall’alluvione hanno fatto registrare un aumento dei prezzi – riferisce Dario Ligresti, referente faentino di Confabitare –. Abbiamo assistito a compravendite di immobili a cifre inusuali negli ultimi mesi. C’è chi tra i proprietari è stato fortemente colpito dall’alluvione, e poiché non era in grado di far fronte alle spese di ripristino, ha messo in vendita a un prezzo inferiore rispetto alla quotazione. Comunque parliamo di una piccola fetta".

Secondo Antonio Ghetti, referente di Faenza-Lugo per Asppi, l’associazione dei piccoli proprietari immobiliari, dopo l’alluvione "In generale il clima è di scetticismo. I proprietari immobiliari sono arrabbiati, soprattutto nei quartieri residenziali disastrati dove le case costavano centinaia di migliaia di euro e ci sono state svalutazioni sensibili. I danni in certi casi rimarranno nel tempo e incide anche la mancanza di risorse, senza ristori il ripristino è difficile. Non abbiamo però assistito a fenomeni speculativi".

Per Nicolas Lucatini, agente immobiliare a Faenza, "nelle zone alluvionate c’è stato sì un impatto, ma l’auspicio è che nel tempo si riesca a ristabilire un prezzo per metro quadro più congruo. Non ci sono state però speculazioni, e oltre a non essere scontato ciò testimonia il rispetto degli acquirenti nel capire quello che è successo".

Per quanto riguarda infine Ravenna, "la città è stata toccata in maniera marginale dall’alluvione – riferisce Roberto Scaini, che di Asppi è presidente provinciale – e le zone in cui si è manifestata sono zone prevalentemente commerciali. La situazione qui non è cambiata di molto rispetto ad un anno fa, a differenza magari di altre zone della Romagna toccate in maniera più significativa. Noi trattiamo soprattutto affitti e residenze, che registrano altri trend da associare alla richiesta turistica e a quella universitaria. Il blocco degli sfratti in conseguenza del covid sta ancora incidendo, quello sì, ma per quanto riguarda le compravendite, non hanno risentito molto dell’alluvione".

Resta da approfondire, in considerazione della disponibilità di mercato, la medesima questione legata alle zona collinari, che tuttavia presentava differenze rispetto alla pianura ben prima di un anno fa.