Casa Dante, il restyling. Ecco le opere inedite

Si potranno ammirare due lavori di Angelo Biancini e due piccole sculture in Lego di Riccardo Zangelmi, entrambe frutto di una donazione.

Casa Dante, il restyling. Ecco le opere inedite

Casa Dante, il restyling. Ecco le opere inedite

Casa Dante si arricchisce e si presenta sotto una nuova veste: domani alle 17 verrà inaugurato infatti un nuovo allestimento. Casa Dante, in via Guido Da Polenta, a pochi metri dalla tomba del Poeta, è un luogo polifunzionale, sede che documenta e racconta la fortuna di Dante tra Otto e Novecento e il culto a lui riservato a Ravenna dal 1865 a oggi. Ospita alcune sale espositive, tra cui quella dedicata agli ‘Uffizi diffusi’, un bookshop, una corte meditativa e i laboratori didattici curati dalla Fondazione RavennAntica. Il nuovo spazio che viene inaugurato completa il percorso cronologico delle collezioni dantesche, con reperti presentati per la prima volta e che ampliano la narrazione del rapporto tra Ravenna e l’Alighieri. Nel nuovo allestimento, un approfondimento è dedicato al mito delle spoglie di Dante e alle vicende ad esse legate: trovano così posto la cassetta in piombo (1865) e il forziere (1944) che contenevano le ossa del poeta, restaurati grazie a un accordo con il dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna – campus di Ravenna, e al lavoro della professoressa Florence Caillaud e delle sue giovani allieve e allievi. La nuova sala espositiva, dedicata al culto del poeta dal 1922 ai giorni nostri, ospita le testimonianze contemporanee del cosiddetto Dante pop. Sono oggetto del nuovo riallestimento anche i pannelli didattici pensati per essere accessibili a un più ampio pubblico sia italiano che straniero. Ci saranno anche due importanti donazioni: due opere di Angelo Biancini e due piccole sculture in LEGO® di Riccardo Zangelmi, intitolate ‘Indiante’ (2024), offerte dall’autore stesso.

I lavori di Biancini, donate da Vincenza Mazzarra in ricordo del marito, il ravennate Romano Biancoli, noto professionista di Ravenna, "sono due splendidi esempi della raffinata predisposizione per l’arte della ceramica di Angelo Biancini, probabilmente il più grande scultore romagnolo del ‘900" ricorda Sergio Baroni, la cui galleria milanese ha curato l’acquisizione e successivamente la donazione al Comune di Ravenna da parte della signora Mazzarra. Sono state collocate nella nuova sala espositiva, accanto al busto dantesco dello stesso autore già presente a Casa Dante. Viene così completata una sezione dedicata a Biancini. I due pannelli ceramici sono riproposizioni tratte dal Monumento a Dante realizzato da Biancini nel 1968 per il parco del Retiro di Madrid, un grande pannello in bronzo dominato dalla figura del poeta tra luoghi danteschi e personaggi ed episodi della Commedia. Sempre nella nuova sala di Casa Dante, tra le testimonianze contemporanee del cosiddetto Dante pop, sono esposti anche i due esemplari dell’Indiante, opere di Riccardo Zangelmi, primo e unico LEGO® Certified Professional Italiano, la cui passione per i famosi mattoncini nasce da bambino per diventare un vero e proprio lavoro arricchito da tanta poesia e creatività. Le due copie, donate dall’autore, sono edizioni mignon del busto originale che fa parte delle collezioni del Mar e che si trova esposto in deposito al Museo Dante.