REDAZIONE RAVENNA

Capodanno, si spera nel tutto esaurito. Gli albergatori: "Dicembre tiepido. Ce la giochiamo con i last minute"

Calisesi (Federalberghi) punta il dito sulla promozione: "Serve un progetto vero sulla nostra città". A Cervia notte di San Silvestro da sold out ma le strutture aperte in questa stagione sono poche.

Selfie e sorrisi in piazza del Popolo Per Capodanno gli albergatori sperano di arrivare al tutto esaurito

Selfie e sorrisi in piazza del Popolo Per Capodanno gli albergatori sperano di arrivare al tutto esaurito

Per alcuni riempimento delle stanze sotto il 70%, nonostante una decisa sforbiciata alle tariffe, per altri tutto esaurito specie grazie ai gruppi di turisti italiani, ma anche stranieri, dalla Germania in particolare. Si chiude a macchia di leopardo ma con ottimismo il 2024 degli alberghi di Ravenna città d’arte, mentre a Cervia le strutture aperte vanno verso il tutto esaurito, sfruttando il richiamo del Capodanno in piazza e, pochi giorni dopo, del tuffo della Befana a Tagliata.

"Complessivamente – spiega Raffaele Calisesi, presidente di Federalberghi Ravenna – questo dicembre è stato peggiore rispetto allo stesso mese dell’anno scorso e dai due ai quattro stelle i dati dicono che le camere vuote sono sempre di più, nonostante siano state abbassate le tariffe". Tanto che – prosegue Calisesi – a Ravenna per i giorni intorno a Natale si trovavano stanze nei tre stelle intorno ai 50 euro. E questo non è servito a far aumentare le presenze, tanto che la mia struttura è rimasta chiusa e abbiamo riaperto solo il 26 dicembre. Del resto tenere aperto costa e se non ci sono clienti a sufficienza non ha senso. Al 27 dicembre il riempimento della nostra struttura era al 68% e ci giochiamo tutto, come sempre, all’ultimo minuto con il last minute". Non va tanto meglio per i bed and breakfast. "La gran parte delle strutture bed and breakfast fino a tre stanze – spiega Giovanni Rocchi, responsabile commercio e turismo di Confartigianato Ravenna – sta tenendo chiuso perché la domanda non giustifica l’apertura delle strutture, specie quelle di più piccola dimensione. Discorso diverso per i room and breakfast di maggiore dimensione; si tratta di un mercato in espansione con strutture di qualità che riescono a spuntare prezzi dai 130 a i 190 euro per camera e per le quali non manca la domanda anche in questo periodo. Nel comune di Ravenna ci sono almeno 140 strutture delle due tipologie e abbiamo la sensazione che siano ancora in crescita: e in molti casi le ristrutturazioni immobiliari, specie nel centro storico, sono proprio finalizzate alla realizzazione di strutture ricettive di questo tipo".

Sul banco degli "imputati" di questo fine anno piuttosto fiacco per il turismo ravennate resta sempre lei, la promozione. "Serve un progetto vero sulla città – spiega Calisesi – che stimoli la domanda. Ne parleremo con il nuovo sindaco, ma una città come Ravenna merita qualcosa che sappia tenere unite arte e natura che è un’assurdità far fatica a riempire 350 stanze con il patrimonio artistico e naturalistico di cui disponiamo. E questo spiega anche perché nessuno venga a investire in nuove strutture a Ravenna. Oggi per realizzare un albergo di adeguate dimensioni ci vogliono almeno 20 milioni. Ma chi li spende sapendo che si fatica a vendere una stanza a 50 euro?".

Per Monica Ciarapica, presidente di Confesercenti Ravenna, ci sono buone possibilità di un tutto esaurito in città. A Cervia si andrà verso il sold out per Capodanno ma, come spiega Gianni Casadei, presidente della locale Federalberghi, "le strutture aperte sono poche e del resto aprire per pochi giorni è un costo che non viene ripagato dagli incassi e dalla difficoltà di reperire personale adeguato per un brevissimo periodo". Già, perché dopo la Befana, archiviato il tuffo in mare a Tagliata che raccoglie un centinaio di bagnanti ma ben più spettatori, il sistema alberghiero finisce per lavorare solo con i movimenti legati alle aziende e al tessuto economico.

Giorgio Costa