Capanno da pesca all’asta. Ma è tutto da ristrutturare

Nella Pialassa Piomboni, canone di concessione di appena 300 euro all’anno. Di proprietà del Comune, se lo aggiudicherà chi presenterà il progetto migliore. .

Capanno da pesca all’asta. Ma è tutto da ristrutturare

Capanno da pesca all’asta. Ma è tutto da ristrutturare

Disponibile un capanno da pesca comunale nella piallassa Piomboni a pochi chilometri da Marina di Ravenna al modico prezzo di 300 euro l’anno ma senza che l’utilizzo preveda scopo di lucro. Si aggiudicherà la possibilità di utilizzarlo per 9 anni chi presenterà il miglior progetto di ristrutturazione, visto che il capanno ha bisogno di interventi conservativi e migliorativi. Il capanno, di proprietà del Comune, insiste su di un terreno anch’esso comunale e l’asta pubblica si terrà il 12 gennaio 2024. La domanda va presentata o inviata entro le 12.30 dell’11 gennaio 2024, a Comune di Ravenna-Ufficio archivio e protocollo, piazza del Popolo, 1 – 48121 Ravenna.

"Con la concessione – spiegano l’assessore al Patrimonio, Igor Gallonetto, e l’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte – desideriamo tutelare l’interesse pubblico a mantenere e valorizzare i capanni allo scopo di tutelare le tradizionali finalità associazionistiche, culturali, ludico-sportive e di valorizzazione delle zone naturali esplicate dai capanni e dai manufatti da caccia e da pesca, situati nelle aree comunali delle Pialasse della Baiona e del Piomboni. Confermiamo, con questo bando, la nuova fase che l’Amministrazione ha intrapreso da qualche tempo per sanare la situazione dei capanni, patrimonio culturale da preservare e tramandare".

Il livello così basso del canone fissato il 300 euro all’anno è determinato dal fatto che il capanno oggetto dell’asta necessita di una importante manutenzione e proprio sul progetto di riqualificazione si baserà la scelta della commissione giudicante. È, infatti, obbligatorio presentare tra la documentazione una relazione tecnico-descrittiva contenente il progetto di riqualificazioneadeguamento del manufatto e, se lo si desidera, non è quindi obbligatorio, anche il progetto di gestione, che deve specificare le eventuali attività ed iniziative, senza scopo di lucro, che si intendono sviluppare, con relativa modalità di gestione. Possono partecipare all’asta le persone fisiche, le associazioni senza scopo di lucro, le organizzazioni non governative, le associazioni di promozione sociale e le cooperative sociali. Il manufatto deve essere utilizzato unicamente per finalità associazionistiche, culturali, ludico-sportive e di valorizzazione delle zone naturali, non per scopo di lucro.

Giorgio Costa