REDAZIONE RAVENNA

“Hanno fatto pagare il coperto al mio cane”

La denuncia di una donna in un locale di Cervia. I titolari: "Nel nostro ristorante non lo abbiamo mai fatto"

Un cane prova a salire sul tavolo per mangiare la pietanza

Cervia (Ravenna), 10 ottobre 2023 – Va a mangiare al ristorante con il cane e si ritrova a pagare due coperti. A raccontare l’avventura che le sarebbe capitata è una donna di Cervia che qualche giorno fa è andata a cena nella gastronomia Cervia Carni di via Mazzini. "Ero con il mio cane – spiega –, ho chiesto una ciotola per l’acqua e me l’hanno portata. Io ho ordinato delle tagliatelle con il ragù e ne ho dato un po’ anche al mio cane, prima gliele tagliuzzavo, poi gliele porgevo e lui ne è ghiottissimo. Il cane è rimasto sotto la sedia e io porto sempre con me una tovaglietta quando sono fuori, così se per caso sporca qualcosa mentre mangia qualcosa, pulisco subito". È solo una volta tornata a casa che, spiega la donna, si è accorta che nello scontrino erano segnati due coperti, per un totale di tre euro.

Diversa la versione del locale nel quale, assicurano i titolari, mai nessuno si è sognato di far pagare il coperto ai cani. "Ci mancherebbe che li facessimo pagare – assicurano –, e da noi sono tanti i clienti con i cani. Solo sabato sera ce n’erano sei, e se noi lo sappiamo, cerchiamo di metterli anche a distanza, così sono più tranquilli".

Potrebbe però esserci stata un’eccezione. "Solo una volta – proseguono dalla gastronomia di via Mazzini – potrebbe essere capitato. Ma per un motivo: alcuni giorni fa una signora che ha mangiato qui, ha messo il cane sulla sedia e gli ha preparato da mangiare sul tavolo, usando una tovaglietta. Non so esattamente cosa gli abbia dato da mangiare, non lo ricordo. Non ci è sembrato fosse molto corretto e neanche appropriato dal punto di vista igienico. Abbiamo chiesto alla signora di mettere il cane giù dal tavolo e, non ne siamo sicuri, ma può essere che a seguito di quell’episodio abbiamo deciso di addebitarle un coperto in più. Ma se anche fosse, di certo non lo facciamo abitualmente".