REDAZIONE RAVENNA

Calciatrici coraggiose che sfidarono il duce

Un libro racconta di Gina Boccalini, nonna del tecnico di volley Marco Bonitta, che con le sorelle fondò la prima squadra femminile di calcio

Luisa, detta Gina, Marta e Rosetta Boccalini erano tre sorelle di Lodi che, dopo il trasferimento della famiglia a Milano, fondarono nel 1933 il Gruppo femminile calcistico milanese, prima squadra di calcio femminile in Italia. La storia del loro sogno, inseguito con passione e determinazione in piena epoca fascista, si intreccia con Ravenna perché una delle tre sorelle, Gina, che fu capitana della squadra, era la nonna dei ravennati Marco Bonitta, commissario tecnico che ha portato la squadra femminile di pallavolo a vincere il Campionato del mondo, e Silvia Bonitta, insegnante. La storia delle tre sorelle, a cui si aggiunge quella di Giovanna, più grande, che sosteneva le altre a bordo campo, è diventata il romanzo ‘Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il duce’, di Federica Seneghini, edito da Solferino, che verrà presentato domani al Fellini."Sapevo che mia nonna aveva giocato a calcio – spiega Silvia Bonitta – ma non che nel 1933 avesse fondato la prima squadra di calcio femminile italiana". L’Inter all’epoca era l’Ambrosiana e le sorelle erano appassionate di calcio e tifose della storica squadra di Giuseppe ‘Pepìn’ Meazza. Così nacque l’idea di giocare, ma l’Italia fascista per le donne aveva previsto ruoli di madri e mogli, certo non di calciatrici. E infatti presto arrivarono i guai e lo scioglimento. "Mia nonna e le sue sorelle, erano quattro più due fratelli – continua Silvia Bonitta – lavoravano tutte, erano emancipate e colte. Scendevano in campo con la maglia a righe e la gonna nera, ma le gambe scoperte erano inaccettabili. Per questo la loro è una storia sportiva, ma anche politica e di costume". Giovanna, la maggiore e manager della squadra, era comunista e fu anche partigiana.

"Mia madre – conclude Silvia Bonitta – da giovane è venuta a vivere qui dove siamo nati io e mio fratello. Anche la nonna e una sorella hanno vissuto qui". Una famiglia votata allo sport insomma, che dalle sorelle Boccalini al coach Bonitta ha ottenuto, mediante figli, figlie e nipoti delle calciatrici, successi anche nell’atletica e nel pattinaggio.

Annamaria Corrado