DAMIANO VENTURA
Cronaca

Cade in bici per una buca e fa causa al Comune

L’incidente lungo la pista ciclabile in corrispondenza di via Isonzo. La giovane ha riportato un trauma al gomito con frattura: 30 giorni di prognosi. .

L’incidente lungo la pista ciclabile (Tedioli)

L’incidente lungo la pista ciclabile (Tedioli)

Una buca sull’asfalto, una rovinosa caduta dalla bicicletta e una causa intentata per ottenere il risarcimento dei danni subiti. Sono questi gli elementi in base ai quali il giudice di pace di Faenza sarà chiamato a luglio ad esprimersi riguardo alla citazione in giudizio presentata da una giovane residente in città per un episodio accaduto due anni fa. Più precisamente il 29 aprile del 2023. Quel giorno, si legge, alle 18,40 circa una signora stava percorrendo in sella al proprio velocipede la pista ciclabile in corrispondenza di via Isonzo, poco lontano dall’incrocio con via Giuliano da Maiano e da viale Vittorio Veneto quando a causa "della presenza di una buca sul manto stradale" la signora era rovinata a terra. Prontamente soccorsa la ciclista era stata accompagnata al Pronto Soccorso dell’ospedale degli Infermi di Faenza dove i sanitari le hanno diagnosticato un trauma contusivo al gomito destro con frattura del capitello radiale sinistro.

Un guaio fisico che ha comportato una prognosi complessiva di 30 giorni. Così, nei giorni seguenti, la signora si è decisa a fare valere le proprie ragioni e ha inviato una lettera di messa in mora al Comune protocollata il 30 maggio del 2023. Oltre un anno dopo, il 2 ottobre del 2024, la signora per tramite dei legali a cui si è rivolta ha inoltrato all’Ente Locale, l’invito alla stipula di una negoziazione assistita. Negoziazione a cui, in seguito a confronto con la compagnia assicurativa Itas Mutua, come si evince dagli atti non è stato dato seguito. In ragione di ciò, il 14 marzo scorso, i legali di uno studio di Forlì incaricati dalla signora, hanno presentato ricorso al giudice di pace di Faenza, notificando all’Ente Locale l’invito a comparire all’udienza che è stata fissata per il prossimo 14 luglio, al fine di ottenere il preteso risarcimento danni nei quali rientra anche il periodo di prognosi durante il quale la signora non ha potuto lavorare.

In ragione di ciò il Comune ha inoltrato alla compagnia assicurativa tramite il broker dell’Ente la suddetta citazione incaricando, in attuazione della polizza di responsabilità civile, gli avvocati designati dalla compagnia per la resistenza in giudizio. Come previsto dalla polizza infatti le spese legali per la difesa saranno a carico della compagnia assicuratrice. Sul tema, piuttosto comune in tutta Italia, c’è una discreta giurisprudenza e gli elementi sui quali verosimilmente si concentreranno le analisi riguarderanno la non prevedibilità dell’evento e la non visibilità dell’insidia, ovvero la buca.

Non è escluso, come già accaduto in altri casi analoghi, che l’organo giudicante possa individuare un concorso di colpa. In ogni caso per l’individuazione del risarcimento ora le parti in causa attenderanno la sentenza.

d.v.