REDAZIONE RAVENNA

Bovolenta 10 anni dopo, il sogno di Vigor rivive in Alessandro

Il ricordo di Leondino Giombini, Vice allenatore Consar Ravenna

Vigor Bovolenta con la maglia della Nazionale

Nella ricorrenza del decennale della morte di Vigor Bovolenta, ho pensato molto ai tanti ricordi che ci legano, e alle tante esperienze vissute insieme ma il Bovo che negli ultimi mesi ho avuto vicino nei pensieri e davanti agli occhi è il Bovo prima maniera, ragazzo, che ho rivisto ogni giorno sul campo, allenando il figlio Alessandro (il suo debutto in serie A con la Consar è di un mese fa, ndr). Ho ripensato tanto a noi giovanissimi, a quando ci siamo conosciuti. Io avevo 16 anni, Vigor 17 ed eravamo nella Nazionale juniores. Un anno di differenza crescendo non si sente più, ma a quell’età conta

Il ragazzone Bovo mi prese subito in simpatia, sotto la sua ala protettrice. È nata lì la nostra amicizia, che poi ci ha fatto ritrovare a Ravenna.

E ogni volta che vedo Ale in campo rivedo quel Bovo: non tanto dal punto di vista tecnico perché padre e figlio sono diversi, né di gioco. Lo rivedo nelle movenze: come si muove Alessandro quando va a recuperare la palla, come tiene la palla in mano, come gesticola: è la fotocopia del papà. Ale non ha ricordi nitidi del padre che giocava dal punto di vista tecnico, era troppo piccolo, ma ogni suo movimento in campo è esattamente il movimento del padre. E vederlo debuttare in A1 qualche settimana fa con la Consar è stata una grande emozione per tutti noi. Mi ha ricordato le nostre emozioni a ogni debutto.

A Ravenna giocammo da giovanissimi in serie A: fu nel ’95-’96 che grazie alla lungimiranza e all’intuizione di Brusi, artefice dei successi del volley ravennate, si creò un gruppo forte e vincente che poi si consolidò nel segno della pallavolo. Fu lui a decidere di puntare, per la massima serie, su noi giovani. C’era Bovo, Rosalba, Zlatanov, Leonelli, Sangiorgi, Bendandi, Frosini ... C’erano tanti ravennati, eravamo tutti ventenni, tutti entusiasti di vivere la pallavolo e di fare della pallavolo la nostra vita. E oggi è bello pensare che quel nostro sogno di ragazzi, che era il sogno di Bovo, rivive in Alessandro.

di LEONDINO GIOMBINI, Vice allenatore Consar Ravenna