Ravenna, 30 marzo 2024 – “Il ragazzo è rimasto molto turbato perché da vittima è passato per carnefice". E così "abbiamo depositato una denuncia penale chiedendo anche alla procura di acquisire tutti i video disponibili tra bodycam, telecamere del bar Palumbo, cellulari degli amici. Lui non ha nulla da nascondere: chi ha provocato lesioni, ne dovrà rispondere dinanzi alla giustizia".
E’ quanto ha precisato il legale Andrea Maestri in veste di avvocato del 24enne ravennate denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale dalla polizia locale dopo un intervento in piazza San Francesco per schiamazzi e musica alta. Nell’episodio, verificatosi attorno alle 15 del 22 marzo scorso, un agente aveva inoltre riportato una frattura con prognosi di 30 giorni. Sull’accaduto, oltre alla lista extra-consiliare ’Ravenna in Comune-Potere al popolo’ che aveva denunciato un "clima poliziesco di repressione voluto e cercato" diffondendo un video del momento in cui il giovane veniva bloccato, era intervenuto pure il vicesindaco Eugenio Fusignani il quale, tra le altre cose, stigmatizzando l’episodio e ricordando che un agente era finito in ospedale, aveva sottolineato che "stiamo parlando di un 24enne che aveva già avuto guai con la legge".
Secondo Maestri, il diretto interessato "ha solo un precedente commesso da minorenne". Inoltre in piazza "stava solo ascoltando musica con due amici amplificata da quattro piccoli amplificatori portatili". E poi - ha proseguito - "fino all’arrivo degli agenti, tutto era stato spensierato e tranquillo: si era fermata persino una scolaresca in gita a ballare e intrattenersi con loro. E anche una maestra di ballo, in piazza con una decina di allievi, aveva chiesto al ragazzo una cassa in prestito e lui gliel’aveva prestata volentieri.
All’arrivo della prima pattuglia, gli agenti “chiedono di spegnere la musica ‘perché è giunta una segnalazione che disturbate’. I ragazzi - sempre secondo la versione difensiva - spengono e ricevono un verbale per presunta violazione del regolamento comunale". Quindi "arrivano altri due agenti in moto e altre due auto: in tutto otto agenti per un ragazzo inerme che ascolta musica al massimo ad alto volume ma nessun reato", a detta del legale.
L’epilogo: "Vogliono sequestrare le casse: lui le difende col suo corpo senza toccare nessuno; con violenza un agente gliele strappa di mano e lo stringe per il collo con un braccio poi lo sbatte contro il muro". Per Maestri a quel punto "lo ammanettano e lo trascinano in caserma: ha subito traumi fisici refertati in pronto soccorso e psicologicamente è molto provato perché non si aspettava una violenza simile".