Ravenna, 17 febbraio 2023 – C’è una querela per la vicenda del 31 gennaio scorso, quando al canile comunale un ragazzino venne azzannato alle braccia da un pitbull sfuggito al controllo di un operatore. A presentarla è stata la madre del giovane, presente nel canile. C’è quindi un’indagine che sta portando avanti la Polizia locale, motivo per cui il comandante Andrea Giacomini – nel rispetto del segreto istruttorio in questa fase dell’indagine – non è potuto intervenire al dibattito della commissione consiliare convocata per dibattere dell’episodio di fine gennaio.
Per lo stesso motivo non è intervenuto Idio Baldrati, presidente della cooperativa La Pieve, che gestisce la struttura per conto del consorzio che si è aggiudicato la gestione del canile. All’ordine del giorno della commissione, su richiesta dei consiglieri comunali Veronica Verlicchi, capogruppo "La Pigna-città forese lidi", Giacomo Ercolani, consigliere "Lega Salvini Premier", Renato Esposito, vicecapogruppo "Fratelli d’Italia", Nicola Grandi, capogruppo "Viva Ravenna", c’erano l’episodio di fine gennaio e, più in generale, la gestione della struttura di via Romea. Dopo 3 ore di discussioni e litigi, con la Pigna e FdI più polemici rispetto a Lista per Ravenna e Viva Ravenna, l’assessore Federica Moschini, neo titolare della delega al Benessere animale, ha risposto ai quesiti contenuti nella convocazione della riunione.
"Non ho dubbi sulla neutralità della Polizia locale rispetto all’indagine" ha spiegato replicando a chi avanzava dei dubbi sulla ‘terziarietà’ della Municipale rispetto al fatto che il canile sia di proprietà del Comune. "Il bambino – quel 31 gennaio – probabilmente era in un punto dove non doveva essere. Bisogna passare due cancelli prima di trovarsi nell’area dove è accaduto l’episodio… C’è un’inchiesta in corso e, sul caso specifico, lasciamo che le indagini facciano il loro corso". Durante il dibattito, è emerso che recentemente i carabinieri dei Nuclei antisofisticazioni (Nas) hanno svolto controlli nel canile senza rilevare "particolari criticità". Il problema principale che ha oggi il canile è quello di far fronte al crescente ingresso di cani pericolosi come pitbull e rottweiler. "Aumenteremo i box a disposizione per queste specie, ma va disincentivato il loro abbandono", ha detto l’assessore. In generale, le varie forze politiche hanno apprezzato l’impegno alla formazione dei volontari per affrontare le nuove criticità offerte anche nella gestione dei cani.