Monopattini lasciati in mezzo ai marciapiedi, bici parcheggiate male, auto che ostacolano il passaggio, rastrelliere su cui si rischia di sbattere. Per un non vedente avventurarsi lungo le strade di Ravenna può essere complicato, per non parlare dei mezzi in movimento che sfrecciano silenziosissimi, nel caso di quelli elettrici, a un millimetro dai passanti. La denuncia arriva da Carlo Locatelli, ipovedente, che elenca tutti gli ostacoli da superare per arrivare da casa sua, in via Fusconi, fino a piazza del Popolo. "Nelle strade che conosco – spiega – riesco a muovermi abbastanza bene perché ormai le ho memorizzate. Uso le vie secondarie e cerco di camminare sui marciapiedi, ma non sempre è una garanzia di sicurezza". Locatelli ricorda quando in via Castel San Pietro è caduto a causa di un monopattino lasciato in mezzo al marciapiede. "Quando cammino ho il bastone – spiega – ma con i monopattini è difficile capire come sono posizionati, anche se sono riuscito a individuarli". E poi c’è via Mazzini: "Cerco di camminare alla destra della linea bianca che si trova al centro, ma arrivano le bici elettriche all’improvviso, senza fare rumore e rischio di farmi male, anche perché capita che mi sfiorino". La mancanza di senso civico di chi trasforma marciapiedi e strade pedonali in un percorso a ostacoli è confermata dalle sanzioni della Polizia locale a chi parcheggia dove non deve. Dal primo gennaio dello scorso anno ad oggi quelle relative a chi aveva parcheggiato sui marciapiedi hanno colpito 976 automobili, 51 monopattini e 7 biciclette.
Tra le strade frequentate da Locatelli ci sono poi via Corrado Ricci e via Cairoli. Quest’ultima completamente pedonale, unica in tutta la città.
"Però le biciclette sfrecciano ugualmente e quando ho provato a protestare, dicendo semplicemente che lì si va a piedi, sono stato offeso" ricorda sempre Locatelli. E poi ci sono via Baccarini, piazza D’Annunzio e via Corti alle Mura. "Qui – continua – i marciapiedi mi spingono a camminare in strada. Ci sono buche, avvallamenti, dossi che rischiano di farmi cadere e poi le piante che sbucano dai cortili privati perché non sono state potate, mi sbattono in faccia all’improvviso e mi graffiano". A preoccupare Locatelli sono anche i cantieri perché, assicura, "se non sono segnalati in maniera adeguata rischio di cadere in un buco". Anche la segnaletica a volte può trasformarsi in ostacolo se è al centro dei marciapiedi. Alcuni segnali Locatelli li ha già segnalati all’Amministrazione e sono stati spostati ai lati. "Finché posso – conclude – vorrei muovermi autonomamente e questa situazione per me è frustrante".
Annamaria Corrado