REDAZIONE RAVENNA

Benvenuta adolescenza, ora le cose cambiano

La 3A della Gherardi di Lugo: è un periodo di trasformazione, nuove idee si fanno strada nella nostra mente, nuovi ideali prendono forza .

Benvenuta adolescenza, ora le cose cambiano

Benvenuta adolescenza, ora le cose cambiano

Che anni scombinati quelli dell’adolescenza! Gli anni in cui fai più fatica a identificare chi sei davvero. Non sei più il bambino spensierato che eri fino a qualche anno prima ma non hai nemmeno raggiunto la maturità e la consapevolezza di un adulto. Età sfuggente, speciale e irripetibile quella dell’adolescenza in cui si fondono l’età fanciullesca e quella di una giovane donna o di un giovane uomo, durante la quale a volte puoi sentirti “il tutto” a volte “il nulla”, invincibili e fragili, sicuri e bisognosi di conferme allo stesso tempo. Periodo di transizione dall’infanzia all’età adulta durante la quale si

vivono grandi passioni ma anche grandi delusioni.

Quella dell’adolescenza è una fase delicata della nostra vita durante la quale si stringono legami indissolubili, nascono i primi amori e si verificano i primi litigi in famiglia. Dagli adulti, da chi l’ha vissuta prima di noi, l’adolescenza viene definita l’età migliore, la più spensierata, quella che per tutta la vita si ricorderà con tanta nostalgia. In realtà per chi come noi la sta vivendo l’adolescenza è un periodo difficile, che non si supera senza affrontare disagi, delusioni e momenti di angoscia. E’ un periodo di trasformazione, nuove idee si fanno strada nella nostra mente, nuovi ideali prendono forza e si avverte il bisogno di valori saldi e stabili.

Molti sono anche i cambiamenti fisici che caratterizzano questa età e che contribuiscono a creare in noi confusione perché ci sentiamo sempre più simili agli adulti ma sappiamo di non esserlo ancora. Il corpo delle ragazze assume sembianze di piccole donne con il seno che cresce, la vita che si stringe e i fianchi che si allargano. Noi maschietti invece …. Ci guardiamo allo specchio e vediamo riflessa ogni volta un’immagine diversa. Il corpo man mano si trasforma, cresciamo in altezza. Sulla pelle liscia di bambino iniziano a crescere i baffetti e “cespugli” di peli scuri fino ad arrivare al “monociglio” di Frida Kahlo. La voce poi diventa sempre più grave e assomiglia alla nota più bassa di un trombone!

A volte non ci piacciamo, ci vediamo “brutti” e vorremmo avere a disposizione uno strumento magico che possa modificare il nostro corpo come vorremmo! Altre volte pensiamo che il brutto anatroccolo diventerà presto un bellissimo cigno o che in fondo in fondo un bellissimo cigno lo siamo già ma non abbiamo ancora la consapevolezza per poterlo riconoscere. E allora ecco che la nostra camera diventa il nostro rifugio invalicabile, il luogo più sicuro, protetti e immersi nelle nostre cose di sempre …. Libri e giochi. L’insicurezza dobbiamo ancora superarla probabilmente come la timidezza che per alcuni può essere ostacolo alle nuove amicizie. Il sentirsi avvampare e diventare rossi come un pomodoro di fronte ad un invito inaspettato è una sensazione indescrivibile dell’età adolescenziale! Per noi adolescenti è importante essere parte di una comitiva. E’ fondamentale condividere con i nostri coetanei gioie, emozioni e talvolta delusioni.

Siamo ormai grandi. La piccola lampada tenuta accesa di notte fino a qualche tempo fa per rischiarare la camera e proteggerci dai mostri del buio viene adesso spenta perché non siamo più bambini e non abbiamo più paura. E’ questo il tempo della consapevolezza. Iniziamo a capire come gira il mondo e ci ritroviamo a fare scelte molto importanti che segneranno il nostro futuro come la scelta della scuola superiore. In questo periodo della vita iniziamo a provare sensazioni nuove, si manifestano le prime simpatie, si vivono i primi innamoramenti! Se fino a qualche tempo fa questi “argomenti da grandi” non ci toccavano minimamente adesso iniziamo ad avvertire le farfalle nello stomaco e il cuore che batte forte alla vista della ragazza o del ragazzo che ha rapito il nostro pensiero.

Classe 3^A

Scuola media ‘Gherardi’

di Lugo

Prof.ssa Maria Teresa Russo