
Bcc ravennate, forlivese e imolese: "Noi, prima banca regionale d’Italia"
di Benedetta Dalla Rovere
FAENZA (Ravenna)
La Bcc ravennate, forlivese e imolese, secondo Milano Finanza, è la prima banca "regionale" d’Italia. La Bcc è risultata infatti la prima banca sia a livello regionale che italiano nella classifica stilata dal quotidiano economico tra le banche commerciali con mezzi amministrati inferiori a 60 miliardi, nell’ambito dell’Atlante delle Banche Leader 2023. Un risultato che arriva dopo gli ottimi piazzamenti degli anni precedenti, spiega il direttore generale Gianluca Ceroni.
Milano Finanza Quest’anno vi ha ‘promosso’ a pieni voti.
"Quest’anno ci siamo confermati la prima banca a livello regionale e abbiamo ottenuto un punteggio di 9,69 su 10, un ottimo ‘voto’ un po’ come a scuola, che ci ha consentito di risultare la migliore tra tutte le banche regionali. Questo ci ha fatto molto piacere. Non è, però, un risultato insolito o inatteso. L’anno scorso ci siamo attestati come la prima banca dell’Emilia-Romagna e il nostro MF Index era il sesto a livello italiano, ma quest’anno abbiamo fatto un ulteriore passo avanti".
Come valutate questo traguado?
"Quello che vale di più non è la performance legata la bilancio del 2022 ma il livello complessivo, che sta crescendo e ci vede sempre tra le prime posizioni della classifica. Questa è la conferma dell’andamento e della solidità della nostra banca. È un dato che fa piacere a noi come amministratori e direzione, fa piacere ai collaboratori, perché è certamente il frutto del loro lavoro e della capacità di servire soci e clienti e credo faccia piacere e conforti i nostri soci e depositanti, perché si dovrebbero sentire ulteriormente tranquilli nell’affidarsi a noi".
Quali sono i fattori che vi hanno fatto fare questo ulteriore scatto in avanti?
"I risultati vengono da una politica adottata dalla nostra Bcc estremamente prudente, soprattutto nel credito e nella qualità degli attivi. Abbiamo prestato particolare attenzione ad una gestione che possa affrontare, grazie alla solidità patrimoniale e alla solidità degli attivi, anche situazioni di difficoltà come purtroppo abbiamo dovuto affrontare nel 2023".
Che impatto avete avuto dall’alluvione del maggio scorso?
"Il bilancio che abbiamo chiuso al 31 dicembre è molto buono, con una raccolta totale di 6,7 miliardi di euro e 3,5 miliardi di euro di impieghi verso clientela che ha portato i mezzi amministrati a superare la soglia dei 10,2 miliardi di euro a fine 2023. Tuttavia credo che saremo una delle poche banche ad avere un segno meno rispetto ai risultati 2022. Su 63 Comuni nei quali operiamo, 60 sono stati dichiarati alluvionati. La nostra zona rappresenta l’epicentro dell’evento. Quando il nostro territorio soffre, la nostra banca non può non soffrire con il territorio.
Quali le misure adottate?
"Normalmente eroghiamo 2 milioni a sostegno di iniziative culturali, sportive e sociali e subito dopo l’alluvione di maggio abbiamo raddoppiato questa somma: 4 milioni. In più siamo anche intervenuti concedendo credito a imprese e privati a tassi particolarmente agevolati. Gli interventi a favore dei privati, ad esempio, hanno un tasso 0 per i primi 18 mesi. Tutte misure che hanno avuto un impatto diretto sul nostro bilancio, ma che abbiamo attuato ben volentieri per alleviare, anche se in minima parte, il disastro avvenuto".
Anche l’economia della Romagna ha subito un’importante frenata.
"Si stima che il Pil della Romagna abbia perso da mezzo punto a un punto rispetto a quello della regione e noi che siamo una banca locale non possiamo non averne risentito".