Ravenna, 28 maggio 2024 – Era nata come un’isola di natura, pace e naturisti ma via via negli anni si è trasformata in un luogo non così edificante, nel quale la natura c’entra poco o nulla, pur ai margini di una bellissima pineta. Lido di Dante e i suoi annosi problemi sono al centro di un ordine del giorno del Consiglio comunale per quanto sta accadendo.
Viene chiesto, anche per mano del capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, di “avviare la realizzazione – si legge – di un progetto di installazione di un sistema tecnologico di accesso limitato ai pedoni, ai ciclisti, ai veicoli dei residenti e delle attività agricole e ai mezzi di vigilanza e di intervento pubblico, la definizione del quale, sulla base delle molte esperienze e modalità attive ovunque, anche nella nostra città, è demandata alla disponibilità espressa dalla Polizia locale. Inoltre di informare il Consiglio stesso degli sviluppi, in vista della prossima stagione estiva”.
Il tutto nell’area di proprietà del Comune, all’inizio del tratto della pineta di via Catone. “In verità – spiega nel dettaglio Andrea Scarabelli, presidente della Pro loco di Lido di Dante – non è tanto e non è solo di quel tratto che parliamo. Ma in generale del degrado che sta capitando alla nostra località. Le dune sono devastate, per non parlare della pineta. E non possiamo rammaricarci con le forze dell’ordine, fanno quello che possono: purtroppo molto spesso quando possono arrivare quel che doveva accadere è già successo. Sesso a pagamento, scambismo, sesso occasionale: e non tanto per una questione morale. In origine i naturisti provenivano dal Nord Europa, amavano davvero questo Lido e quel tipo di turismo sarebbe ancora ben accolto nella maniera più assoluta ma del nudismo e naturalismo originale non c’è più nulla. La situazione sta degenerando gradualmente ma costantemente”.
Ogni anno il copione sembra ripetersi, in vista della stagione turistica, e si scivola inesorabilmente verso il basso. “Il tratto di spiaggia in questione – prosegue Scarabelli – è uno dei più belli del nostro litorale: purtroppo la nomea di Lido di Dante sta peggiorando giorno dopo giorno, anche perché c’è molta ignoranza e uno scarsissimo rispetto delle regole. Servirebbero anche servizi e gestione della spiaggia nella quale ogni anno rimuovo i cartelli che appaiono con l’obbligo di restare senza vestiti. Era stato creato un bellissimo progetto da Massimiliano Cota, prima dell’incendio della pineta e sarebbe stato molto utile andare in quella direzione per riuscire a migliorare la situazione”.