MARIA VITTORIA VENTURELLI
Cronaca

A Ravenna arriva la barca mangia-plastica: acquistata per 2 milioni, operativa nell’estate 2026

Realizzata dal cantiere nautico Morri F.M. di Bellaria, è finanziata dal Ministero nell’ambito del progetto ‘Green Ports’ e delle risorse del Pnrr

Davide Morri, del cantiere F.M., e Daniele Rossi, presidente dell’AdSP di Ravenna

Davide Morri, del cantiere F.M., e Daniele Rossi, presidente dell’AdSP di Ravenna

Ravenna, 28 settembre 2024 – Sarà un’imbarcazione completamente green a operare nelle acque del porto di Ravenna per raccogliere la plastica dispersa in acqua.

Questo intervento innovativo è possibile grazie al finanziamento di circa 2 milioni destinato all’Autorità di sistema portuale, stanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nell’ambito del progetto ‘Green Ports’ e delle risorse del Pnrr. Primo natante con queste caratteristiche attivo in uno scalo italiano, la sua costruzione è prevista entro aprile 2026 e sarà operativo nell’estate 2026. Dotato di tecnologie all’avanguardia, può operare per 8 ore consecutive anche in fondali bassi e di passare sotto il ponte mobile che attraversa il canale Candiano. Lo costruirà il cantiere nautico Morri F.M. di Bellaria, che si è aggiudicato l’appalto. L’AdSP aveva pubblicato, ad aprile, il bando per un’imbarcazione ecologica, alimentata da fonti energetiche rinnovabili, per la raccolta di materiali galleggianti e semisommersi presenti in acqua, e pochi giorni fa, terminata la fase di valutazione delle offerte pervenute, si è proceduto all’affidamento dell’incarico e alla firma del contratto con la società risultata vincitrice. “Il progetto – commenta il presidente dell’AdSP, Daniele Rossi – si inserisce nel percorso di transizione verso modalità di gestione del porto più sostenibili e in linea con una salvaguardia dell’ambiente che abbiamo favorito e sostenuto da sempre e ora sta prendendo forma concreta con iniziative innovative che ci collocano ai primi posti della portualità italiana per attenzione alle problematiche ambientali”.

Il nuovo mezzo, con propulsione elettrica, e quindi a zero emissioni, sarà in grado di raccogliere macroplastiche con un diametro superiore a 5 millimetri, recuperare i rifiuti solidi galleggianti e semisommersi, oltre a intervenire in caso di sversamenti di idrocarburi. Sarà omologato per il trasporto passeggeri e impiegato in campagne di monitoraggio ambientale per analizzare la qualità dell’acqua e dell’aria. Tra le altre iniziative dello scalo di Ravenna inserite in questo percorso di innovazione, il presidente Rossi richiama gli importanti investimenti sulla trasformazione digitale dell’Autorità portuale, che consentiranno all’Ente di operare da remoto per tutti i processi amministrativi. Così come il cold ironing, il sistema di elettrificazione delle banchine del terminal crociere di Porto Corsini, grazie al quale le navi in sosta potranno spegnere i motori e alimentarsi tramite energia elettrica, e il moderno impianto di trattamento dei fanghi dell’escavo, che rappresenta un bell’esempio di economia circolare perché quei fanghi torneranno a essere utilizzati come materiale da costruzione o per il tombamento di cave dismesse. Ci sono, inoltre, gli interventi nella ricerca di soluzioni alternative per produrre energia verde, dai progetti nel solare dell’AdSP a quelli nell’eolico a mare di operatori privati, e il progetto di Eni per la cattura e lo stoccaggio della CO2. “In tutto questo – conclude il presidente – siamo consapevoli che va gestita una fase di transizione, che vedrà il porto di Ravenna pioniere nei progetti di rigassificazione e nei grandi investimenti per lo sviluppo della modalità di trasporto ferroviaria”.