Un assessorato unico per sanità e sociale. Il candidato sindaco per il centrosinistra, Alessandro Barattoni, ha in mente "una visione integrata" per "affrontare meglio le prossime sfide legate alla longevità, fragilità e territorialità". Barattoni punta su "un nuovo modello di sanità territoriale, capace di portare le cure là dove le persone vivono: nelle case, nei quartieri, nelle scuole". Restituendo "centralità al sistema pubblico", garantendo livelli essenziali di assistenza "omogenei", potenziando l’assistenza sul territorio e nelle strutture intermedie, sostenendo gli operatori e le professioni sanitarie e sociali, riducendo "le disuguaglianze di accesso".
Davanti a sfide quali l’invecchiamento della popolazione, l’incremento delle cronicità, la rarefazione delle reti familiari, l’aumento delle mono-famiglie sociale e sanitario devono dialogare "in maniera sempre più serrata" e il Comune "dev’essere il primo a favorire una maggiore integrazione", di concerto con l’Ausl e con le reti di volontariato, e con "un nuovo piano con maggiori risorse". Tra le proposte: potenziare l’assistenza domiciliare e i centri diurni; nuove forme di coabitazione sociale: punti unici di accesso e sportelli sociali che sappiano ascoltare.