Le banche dovranno automaticamente riconoscere come inadempiente il cliente che presenta un arretrato di oltre 90 giorni. In generale si verificherà una situazione di default quando l’inadempienza sarà superiore ai 100 euro e al 1% del totale dell’esposizione verso il gruppo bancario per privati e PMI. Per le imprese invece l’importo non versato dovrà essere superiore ai 500 euro e al 1% del totale. Cifre molto modeste, quindi, che destano allarme. Dal 1° gennaio sarà fondamentale onorare con puntualità le scadenze previste. Non sarà opportuno trascurare anche importi di piccola entità, al fine di evitare la classificazione a default. Chiaramente sono penalizzati i privati. Lo stesso presidente dell’ABI Antonio Patuelli ha dichiarato che è necessario correggere questa disciplina per evitare che delle norme pre-covid costringano le banche a stringere i cordoni della borsa. Sicuramente questo non gioverà alla nostra economia. L’assessore regionale Colla ha sottolineato come la revisione di queste regole nate al di fuori dell’attuale contesto storico ed economico debba essere una priorità della politica e delle Istituzioni a ogni livello. Rischiamo un effetto domino che travolgerebbe le imprese piccole e grandi con conseguenze anche sociali. Consideriamo necessario un intervento del Governo affinché l’Europa ammorbidisca le nuove regole sul credito.
Gianni Bessi,
consigliere regionale Pd