Ravenna, in un giorno i bagnini salvano trenta persone in mare

Domenica di super lavoro a causa del grande caldo e delle onde: "Abbiamo dovuto chiamare svariate volte il 118"

I bagnini di salvataggio delle spiagge ravennati (Zani)

I bagnini di salvataggio delle spiagge ravennati (Zani)

Ravenna, 19 luglio 2022 - Grande caldo, spiagge affollatissime, mare mosso. Il mix per una giornata tremenda per i bagnini di salvataggio, che domenica hanno effettuato una trentina di interventi sui lidi ravennati. "Si trattava di persone in difficoltà che necessitavano di aiuto – spiega Stefano Verlicchi, coordinatore del servizio di salvataggio –. Per fortuna nessuno era tanto grave da richiedere la rianimazione per sindrome da sommersione, ma abbiamo chiamato il 118 6/7 volte nel corso della giornata per persone in difficoltà che avevano bevuto acqua ma che non necessitavano di aiuto per respirare. Per fare un paragone, in una domenica normale non facciamo così tanti interventi, e può succedere di non farne neanche uno".

Il salvataggio di cui si è più parlato è avvenuto a Punta Marina, dove un bagnino e la Capitaneria hanno soccorso una bambina e suo padre in difficoltà. Tutto è bene quel che finisce bene, per fortuna e grazie alla tempestività degli interventi eseguiti nel corso della giornata. "Il caldo, il fatto che fosse domenica, il mare mosso... Chiaramente era il cocktail perfetto per le difficoltà in mare – prosegue Verlicchi –. È successo a persone di tutte le età, poi quando ci sono di mezzo i bambini il genitore talvolta interviene e si trova anche lui in difficoltà, quindi noi bagnini andiamo poi a soccorrere entrambi. E del resto le condizioni del mare erano tali che chi non ha un po’ di dimestichezza poteva andare in difficoltà. Le onde hanno iniziato a crescere verso le 8/8.20 del mattino, e sono rimaste alte fino al primo pomeriggio. Le persone tendono a sottovalutare il pericolo, perché l’Adriatico è quasi sempre calmo nei mesi estivi. Il mare mosso invita a giocare con le onde, ma c’è il rovescio della medaglia: può essere pericoloso perché magari si viene sommersi dall’onda, ci si ritrova così trascinati 10 metri più indietro dove non si tocca e si va in difficoltà. All’interno delle onde si formano delle correnti dovute al fatto che l’acqua che investe la battigia poi deve tornare indietro, i più non sanno riconoscerle e poi si viene trascinati al largo".

Nel corso della giornata di domenica i bagnini di salvataggio hanno passato molto tempo a fischiare e a richiamare l’attenzione dei bagnanti, chiedendo loro di fare attenzione e di rimanere a riva o vicini a riva. "I ragazzi sono stati bravi – aggiunge Verlicchi – e hanno fatto un grande lavoro di prevenzione".