L’anno scolastico sta per iniziare, ma gli autisti degli autobus sono sempre pochi. Lo scorso marzo, come noto, Start Romagna ha iniziato a non garantire più alcune corse. Ora non risultano più corse saltate: a detta dei sindacati in questi mesi il problema è stato in parte risolto delegandone alcune a ditte private, tutte parte del consorzio Mete, a cui è affidato il servizio di trasporto pubblico da parte di Amr (Agenzia mobilità Romagna). Sta di fatto, però, che ora le corse aumenteranno per rispondere alle esigenze degli studenti e i numeri sono tirati. "Temo che il problema delle corse che mancano ci sarà ancora – dice Raffaele Rossi di Fit Cisl – perché Start tuttora non riesce a trovare abbastanza personale rispetto a pensionamenti e dimissioni. Per l’avvio dell’anno scolastico ha esternalizzato parte del servizio a vettori privati, che però hanno anche loro lo stesso problema. L’impressione è che la partenza dal 15 settembre sarà con numeri tirati: basterà una malattia a far saltare qualche corsa. Stiamo cercando di trattare con l’azienda una soluzione economica per aumentare lo stipendio dei nuovi arrivati. Con Cgil e Faisa abbiamo aperto uno stato di agitazione su tutta la Romagna".
"La questione autisti non è risolta – dicono da Start – ma il trasporto scolastico come sempre sarà tutelato, insieme agli orari di maggiore frequenza per i pendolari". L’azienda aggiunge che, per quanto riguarda i privati, "titolare del contratto di servizio è Mete, di cui Start è socio di maggioranza, ma che per oltre il 40% è composto da partner privati con i quali si ripartiscono i servizi". "Ora non abbiamo corse saltate, ma è chiaro che con l’inizio delle scuole aumenterà il numero di corse – dice anche Guido Guerrieri, amministratore unico di Amr –. Per quanto riguarda gli autisti, a livello europeo la carenza è di migliaia di figure. Qualcuno propone di abbassare l’età: ora bisogna avere minimo 24 anni e c’è un costo elevato della patente". Sull’aumento degli stipendi chiesto dai sindacati "il tema è il contratto collettivo – dice Guerrieri – ed esula dal nostro ruolo".
Sara Servadei