REDAZIONE RAVENNA

"Aumento tassa di soggiorno, la città non è stata coinvolta"

Per Area Liberale le festività hanno portato brutte sorprese per i cervesi: il riferimento è in primis all’aumento della tassa...

Per Area Liberale le festività hanno portato brutte sorprese per i cervesi: il riferimento è in primis all’aumento della tassa di soggiorno, annunciato dalla giunta comunale nelle ultime settimane. La lista civica lo scrive in una nota, in cui si legge che dopo la fine del periodo natalizio "è tempo di bilanci, che devono essere fatti con obiettività da questa amministrazione. Il Natale ha portato la sorpresa dell’ aumento della tassa di soggiorno, aspramente criticata da chi col turismo lavora e anche da semplici cittadini. Soprattutto è stato criticato il modo abbastanza nascosto con il quale questa decisione è stata presa, senza coinvolgere nessuno. Se vi sono delle ragioni particolari la città merita di essere coinvolta. Già vi è poca chiarezza in partenza, ma la sostanza è questa: come verranno utilizzati i soldi in più che entreranno nelle casse comunali con la nuova tassa di soggiorno? Non abbiamo che l’imbarazzo della scelta, dicono i più, ma a livello di promozione turistica cosa si intende fare? A questo punto sarebbe auspicabile una maggiore fiducia alla nuova Fondazione Cervia In per il Turismo, o se vi sono altre alternative il cittadino o l’imprenditore devono esserne messi al corrente".

Proprio sul tema del turismo, centrale da sempre per Cervia e Milano Marittima e divenuto il fulcro della discussione negli ultimi anni, col modello della vacanza delle due località che a giudizio di molti andrebbe rinnovato, Area Liberale aggiunge che "serve assolutamente un cambio di passo con l’anno nuovo – si legge in una nota –. Le altre località non stanno ferme. E, se possibile, vorremmo fare una richiesta alla giunta che riguarda l’ordinanza balneare sulla movida. Sarebbe auspicabile che uscisse in tempi brevissimi, e non come di consueto a fine aprile: in questo modo si potrebbe dare la possibilità agli imprenditori di applicare dei correttivi, se servono".