REDAZIONE RAVENNA

Arriva la commissaria Unesco

Domani inizierà la sua visita in Emilia-Romagna. Da mercoledì a venerdì sarà alla Vena del gesso

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Comincerà domani la visita della commissaria Unesco Gordana Beltram in Emilia Romagna. La speleologa è stata inviata qui dall’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di scienza e cultura per effettuare un sopralluogo nei siti che compongono la candidatura del Carsismo evaporitico nell’Appennino settentrionale, al termine del quale redigerà un report che presenterà alla commissione Unesco incaricata di approvare o respingere la candidatura a Patrimonio dell’Umanità dei gessi emiliano-romagnoli, o eventualmente di chiedere un supplemento in fatto di ricerca e documentazione, rimandando dunque l’eventuale approvazione di alcuni anni.

La visita in regione della commissaria comincerà lunedì con un incontro a Bologna con il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e con il comitato scientifico che ha curato la candidatura, una parte del quale l’accompagnerà nel suo tour lungo grotte e affioramenti. La commissaria e il comitato faranno dunque rotta per l’Alta Valle del Secchia, i gessi della bassa collina reggiana e quelli di Zola Predosa.

Mercoledì sera arriveranno nel nostro territorio, a Brisighella: il giorno dopo è prevista una visita alla Vena del Gesso, a partire dal museo geologico di Tossignano, seguendo poi la Riva di San Biagio, le cave di lapis specularis e l’area del Monticino. Giovedì sera incontrerà le associazioni ambientaliste – la Federazione speleologica, che ha dato il via al percorso di candidatura, oltre a Wwf, Cai e Legambiente – mentre il giorno dopo, venerdì, è prevista una visita nell’area carsica del Rio Basino e nella Grotta del Re Tiberio. La sera stessa avrà poi luogo l’incontro con le parti sociali, rappresentate dai sindaci e da esponenti del mondo sindacale.

Sabato Gordana Beltram farà poi rotta per i gessi di San Leo e per la vicina grotta di Onferno. La visita proseguirà domenica alla grotta della Spipola, nel Bolognese, e si chiuderà lunedì con un nuovo incontro in Regione. Contrariamente a quanto era stato previsto inizialmente, la commissaria Beltram, durante la sua visita, si relazionerà in inglese con i suoi interlocutori, e non in italiano.

Nel corso delle ultime settimane il comitato che ha curato il dossier di candidatura non è rimasto con le mani in mano. In particolare il suo capofila, l’ex-direttore dell’Ente Parchi Massimiliano Costa, ha avuto vari incontri a tu per tu anche con quelle parti sociali più contrarie all’ipotesi di vedere Monte Tondo diventare Patrimonio Unesco, che hanno mostrato preoccupazione circa il futuro della cava e dei suoi lavoratori. A tutti loro Costa ha ripetuto che "la candidatura Unesco non può in alcun modo interferire con le attività produttive: a decidere il futuro della cava di Monte Tondo saranno le normative regionali, nazionali ed europee. L’Unesco, facendo parte dell’Onu, non ha poteri legislativi o amministrativi". L’intento di chi ha curato la candidatura è chiaro: presentare il territorio tutto unito dietro la candidatura dei gessi.

Filippo Donati