Una situazione in continuo divenire che non risparmia angoscia e timore. L’allerta su Lugo località graziata fino a quel momento dal rischio inondazioni è iniziata verso le 13 di ieri. I messaggi inviati ai telefoni fissi dei residenti hanno avvisato della piena della cassa di espansione Brignani che avrebbe potuto riversare acqua sull’abitato. Poi l’emergenza si è allarga nella vicina Lugo Sud. Nelle strade, lungo la via Provinciale Felisio e nelle zone interne del rione Madonna delle Stuoie, un via vai di gente, alla ricerca di qualche elemento che potesse rassicurare. Invece l’acqua ha continuato ad avanzare e intorno alle 19 è arrivata l’ordinanza del sindaco Davide Ranalli rivolta ai cittadini di Lugo Ovest e Lugo Sud, di via Cantarana da via Lunga al canale dei Mulini, che ha disposto che i cittadini con abitazioni esclusivamente al piano terra abbandonassero l’immobile e, in mancanza di alternative, andassero al Pala Sabin di via Sabin 50. L’ordinanza, come ha spiegato il sindaco, è stata adottata a causa delle "criticità idrauliche delle varie rotture arginali del fiume Santerno nei territori limitrofi, dall’inondazione di via Felisio a monte del centro abitato di Lugo, dalla tracimazione del canale Tratturo nei pressi di via Cantarana e della vasca di laminazione del parco Golfera a Lugo Ovest".
Il fiume Lamone, poi, ha ceduto nello stesso punto della precedente emergenza in zona Boncellino, il Santerno, fra l’abitato di Cà di Lugo e San Lorenzo mentre il fiume Senio ha riversato le criticità sulla sponda del lato destro lungo via Naviglio. Le squadre di soccorso mobilitate, insieme ai volontari, hanno cercato di portare aiuti alle tante persone in difficoltà, alcune delle quali bloccate dall’acqua all’interno delle abitazioni. "L’intero territorio della Bassa Romagna è stato pesantemente colpito – sottolinea la presidente dell’Unione della Bassa Romagna, Eleonora Proni –. Ancora adesso le criticità sono moltissime e tutte le forze di cui possiamo disporre sono in campo. Per tutta la notte fra martedì e mercoledì, la situazione è stata monitorata passo passo dai sindaci della provincia di Ravenna con la regia del Centro Coordinamento dei Soccorsi (Ccs) in capo alla Prefettura, gli enti coinvolti e le forze dell’ordine. È stata data informazione alla popolazione attraverso tutti i mezzi a disposizione e sono state emanate ordinanze di evacuazione per le zone di maggiore criticità, con l’invito a tutta la popolazione a restare nei piani alti delle abitazioni. Proprio mentre si stavano riparando i già gravissimi danni della prima alluvione di inizio maggio ne è arrivata una seconda che si è dimostrata di una severità senza precedenti". I livelli dei fiumi, nella tarda serata di ieri sembravano essere in calo. "Nonostante questo non possiamo abbassare la guardia – sottolinea Proni –. Le acque stanno continuando a estendersi sui territori per effetto delle esondazioni e dobbiamo continuare a mettere in sicurezza la popolazione mentre ci mettiamo al lavoro per iniziare a riparare i danni". Per tutto il territorio, vige l’ordinanza di chiusura delle scuole anche per oggi e la raccomandazione di limitare gli spostamenti. Per emergenze è attivo il numero verde 800 072525.
Monia Savioli