Tanti i cantieri attivati dalla regione per affrontare l’emergenza. Ecco la mappa. Sono 5 gli interventi in corso che interessano l’asta del Lamone, per un investimento complessivo di 8 milioni e 900mila eurp
A Traversara di Bagnacavallo continua il cantiere da 5 milioni per la sistemazione della rotta in sinistra idraulica e la ripresa delle lesioni arginali che si sono verificate in destra idraulica. Dopo la conclusione della coronella necessaria a interrompere il flusso in uscita dell’acqua, è in corso la posa delle palancole destinate a rinforzare le opere di riparazione eseguite; si procederà alla ricostruzione del rilevato dell’argine. Interventi in corso anche a valle di Traversara, fino a località Borghetto, in sinistra idraulica, per il ripristino degli argini dopo le lesioni causate dal maltempo (lato Villanova di Bagnacavallo). Le operazioni sono svolte da valle verso monte (800mila euro).
A Boncellino, con una spesa di 2 milioni. si stanno riprendendo le erosioni causate dall’ultima piena sull’argine (che questa volta ha tenuto) e per sistemare le lesioni a monte, a livello del Ponte della Madrara, verso il confine tra Bagnacavallo e Russi. Altri 800mila euro hanno permesso di attivare il cantiere nella zona del Ponte della Castellina, a valle di Faenza.
Martedì, infine, partirà la sistemazione del muretto alla confluenza tra Marzeno e Lamone sotto il Ponte Rosso di Faenza (300mila euro). Attualmente sono già in svolgimento le attività di preparazione del cantiere; si prevede venga concluso nell’arco di 15 giorni.
Partito anche il cantiere relativo alla parte collinare del Marzeno e dei suoi affluenti. I lavori si concentrano nel tratto collinare e prevedono la rimozione del materiale fluitato dalle acque durante la piena, insieme al ripristino delle sponde erose. Al momento le operazioni stanno interessando i tratti a livello di Modigliana e della località Marzeno, tra Faenza e Brisighella (800mila euro).
Sono 5 gli interventi in corso che interessano l’asta del Senio, per un investimento complessivo di 8 milioni 700mila euro. A Cotignola, dopo la chiusura della rotta si procede per la ricostruzione dell’argine del fiume (3,5 milioni) e per la ripresa delle lesioni determinate dalla piena. Sempre la sistemazione dei danni causati dall’ondata di maltempo eccezionale alle difese spondali è al centro di un ulteriore cantiere da 2 milioni, in svolgimento. Partite anche le opere di ripristino nel tratto Ponte Autostrada-Ponte Chiusaccia, a monte di Cotignola (1,2 milioni).
A monte di Alfonsine, nel tratto arginato del Senio, si è avviata la bonifica bellica: operazione necessaria e preliminare per poi procedere alla sistemazione delle difese spondali (2,8 milioni); a monte di Castel Bolognese risulta in svolgimento il ripristino dell’officiosità idraulica e dell’integrità delle arginature poste a protezione dell’abitato (200mila euro).