LUIGI SCARDOVI
Cronaca

Area Liberale chiede chiarimenti: "Bollette dell’acqua troppo alte"

"Hera dice di aver applicato un conguaglio retroattivo. Una spiegazione che però. non ci convince".

Il problema sulle bollette di febbraio

Il problema sulle bollette di febbraio

In questi giorni gli utenti che pagano ad Hera i consumi di acqua hanno trovato, nella bolletta di febbraio, conteggiato un ‘conguaglio’ per precedenti consumi di acqua, in base al quale ed a parità di metri cubi consumati, il costo della bolletta mensile è pressoché raddoppiato. Tale aumento è stato giustificato da Hera con la necessità di applicare un conguaglio sui costi del consumo dell’acqua effettuato nel periodo compreso fra il 25 dicembre 2023 ed il 31 gennaio 2025. Un conguaglio che interessa un periodo di 13 mesi. Area Liberale (Faenza-Lugo-Bagnacavallo-Alfonsine) vuole capire quali siano le motivazioni alla base di tale decisione che comporta, a carico degli utenti, un aggravio della spesa per i consumi di acqua, peraltro già effettuati e pagati ad Hera.

"Ci chiediamo – osserva il movimento civico – come sia possibile un’applicazione di costi retroattiva, su consumi già fatturati e pagati dagli utenti. La holding Hera è quotata in Borsa ed ogni anno chiude il proprio bilancio realizzando utili di svariate centinaia di milioni di euro. Le regole fissate per l’azionariato di Hera stabiliscono che una quota rilevante delle azioni della stessa sia detenuta da azionisti pubblici rappresentati, con quote azionarie differenziate, dagli enti locali e dai loro consorzi, fra i quali c’è anche il Comune di Lugo. Peraltro, la proprietà delle condotte che erogano l’acqua è, per legge, pubblica, cioè del Comune di Lugo che è, contemporaneamente, proprietario della rete idrica ed azionista di Hera".

Area Liberale intende avere delle risposte sul tema del conguaglio inerente i consumi pregressi di acqua e, a tale proposito, chiama in causa anche la sindaca di Lugo per sapere come valuta la decisione di Hera. Area Liberale ha chiesto al proprio capogruppo Simone Camanzi, nella sua qualità di presidente della Commissione delle partecipate comunali, di fare una interrogazione comunale, al fine di avere tutte le spiegazioni del caso e se le risposte non saranno del tutto convincenti, valutare l’ipotesi di convocare la commissione speciale.