Ravenna, 27 gennaio 2019 - I fascicoli aperti contro ignoti per i furti in abitazione, sono letteralmente schizzati alle stelle: +230% passando dai 594 dell’anno precedente ai 1.962 dell’anno di riferimento, il 2018. È stato definito «significativo» anche l’incremento dei fascicoli aperti in materia di droga, questa volta a carico di persone note: +23%. E quando si parla di droga, balza all’occhio il fatto che nell’intero distretto la nostra provincia abbia il 20% degli indagati: quasi come Bologna che ne ha il 23% ma che è molto più grande.
Sono solo alcuni dei numeri usciti dalla relazione sull’amministrazione della giustizia nel distretto regionale illustrata ieri durante l’apertura dell’anno giudiziario. In materia di numeri, è emerso che i fascicoli aperti per omicidio volontario, sono stabili: in totale 5. Sono invece in diminuzione i casi per omicidio colposo, calati nel 2018 a 50 dai 63 dell’anno precedente per quanto riguarda fascicoli a carico di persone note; e a 31 (da 39) per quelli su ignoti. Lo stesso trend si osserva per gli omicidi stradali, calati da 26 a 22 (con 2 casi a carico di ignoti). Sono invece aumentate le iscrizioni per le lesioni stradali contro persone note (da 98 a 120).
Sul fronte reati contro il patrimonio, oltre a quelli per i furti in abitazione, sono cresciuti i fascicoli per rapina, sempre a carico di persone identificate: da 80 dell’anno precedente a 86 con un + 7,5%. Numerose anche le iscrizioni per i reati contro la pubblica amministrazione.
Per quanto riguarda la procura, nel complesso ha fatto segnare un calo delle pendenze pari al 5,7%. Ravenna può vantare inoltre la percentuale più bassa di prescrizioni:1,1%. Ed è tra la sedi che definiscono di più i fascicoli entro i sei mesi: 66,1% (superata solo da Reggio con 53,1%). La procura ravennate ha segnalato la carenza di personale amministrativo in particolare per quel che riguarda contabili e informatici. Carenti anche i fondi per le spese di ufficio. A fronte di ciò, sono stati tuttavia definiti «ottimi» i risultati raggiunti sul fronte smaltimento fascicoli: quelli esauriti sono superiori a quelli entrati. L’ufficio Affari Semplici da solo è riuscito a trattare il 35% dei procedimenti totali. Mentre le condanne ottenute davanti al giudice monocratico, hanno raggiunto quota 82%. Ciò – si legge nella relazione – significa che «l’azione penale viene esercitata con oculatezza e con una altissima probabilità di giungere a condanna». In aumento pure le esecuzioni: 716 contro i 646 dell’anno precedente. E sono ben 1.271 fascicoli in attesa della decisione del tribunale di Sorveglianza.
Sul fronte processi, Ravenna può vantare quelli più spediti quando si parla di giudice monocratico: 248 giorni contro una media distrettuale di 384. Infine sulla situazione carceraria, la città dei mosaici al 30 ottobre scorso ha fatto registrare un indice di affollamento in aumento (163,21 contro 144,90).